Con quella del 2013 fanno quattro, equamente distribuite tra Spagna, Italia, Inghilterra e Germania. Parliamo delle finali di Champions giocate da squadre della stessa nazione. Innanzitutto una premessa. Prima che la Champions aprisse le porte alle seconde, terze e quarte qualificate nei grandi campionati ben di rado due compagini provenienti dalla stessa federazione hanno incrociato i loro destini nella più importante manifestazione calcistica per squadre di club. Ricordiamo lo scontro tutto inglese che nei sedicesimi della Coppa Campioni 1978/79 segna un ideale passaggio di consegne tra il Liverpool campione in carica e il Nottingham Forest, che nella finale di Monaco batterà 1-0 il Malmö. La squadra di Brian Clough vince 2-0 in casa, con gol di Birtles e Barrett, e pareggia 0-0 ad Anfield garantendosi il passaggio del turno.
Il 1997 apre un’altra era in quella che è ormai diventata Champions League e gli scontri tra squadre della stessa nazione si moltiplicano. Nel 2000 arriva la prima finale inter nos:. Tutti si aspettano il superclásico e invece il Valencia di Mendieta, del Piojo Lopez e di Angulo in semifinale travolge il Barcellona (4-1 al Mestalla e sconfitta 2-1 al Camp Nou maturata solo nel finale), Così a Parigi è la squadra allenata da Cuper a affrontare il Real Madrid. I blancos sono però entrati in forma al momento giusto della stagione e passeggiano 3-0, andando in gol con Morientes, McManaman e Raúl.
Raúl segna il 3-0 al Valencia
Tre anni dopo, a Manchester, è il turno dell’Italia. Il Milan di Ancelotti ha eliminato in semifinale l’Inter grazie al gol segnato in trasferta (0-0 e 1-1) e sembra destinato ad essere sconfitto dalla Juventus che ha fatto fuori Barcellona e Real Madrid nei due turni precedenti. Il futuro pallone d’oro Nedved è, però, squalificato e i bianconeri ne risentono. I rossoneri giocano un po’ meglio anche se un gol annullato a Shevchenko per off side di Rui Costa, una gran parata di Buffon su testa di Inzaghi e una traversa di Conte sono gli unici sussulti in una serata che tiene svegli solo gli italiani (e forse anche quelli). Ai rigori il Milan è più lucido e si porta a casa la coppa numero sei della sua storia.
Il 2008 tocca all’Inghilterra a farla da padrona. Quattro squadre ai quarti, tre in semifinale e due in finale, Chelsea e Manchester United. A Mosca il diluvio, i gol di Ronaldo e Lampard, le occasioni da una parte e dall’altra e poi il clamoroso epilogo ai calci di rigore con la tremenda scivolata di John Terry. Una sequenza di emozioni già raccontata e difficile da dimenticare.
Adesso non resta altro che aspettare la finale tutta tedesca, sperando che non somigli a quella tutta italiana, che non sia squilibrata come quella tutta spagnola e sia piena di emozioni come quella tutta inglese, ma non finisca ai rigori come quest’ultima. Vogliamo troppo?
federico