Duello Armani - Prada? 1 a 0. Fine primo tempo.

Creato il 28 maggio 2013 da Angelo Napolillo-Modaholic @modaholic

«Tutti sono liberi di associarsi o no, ma se un'azienda non è associata, e ciò nonostante è nel calendario ufficiale, è il risultato di una mediazione.» A parlare è Patrizio Bertelli, storico marito e braccio destro in affari della stilista Miuccia Prada, entrato da poco a far parte del nuovo direttivo della Camera della Moda in qualità di Vice presidente esecutivo. Attacco palesemente rivolto a stilisti come Giorgio Armani e Dolce & Gabbana, da sempre inseriti nel calendario delle sfilate milanesi, malgrado non abbiano pagato una quota associativa. E così - giustamente - il patron di casa Prada ha tenuto a sottolineare e rendere pubblica "l'ingiustizia".
«Non essendo membri paganti, rimangono obbligatoriamente esclusi dal calendario. Possono organizzare i loro spettacoli, ma lo dovranno fare autonomamente» ha dichiarato sempre Bertelli inasprendo la dose.
Ma nel mondo del fashion system, si sà, blandire è un'arte necessaria per non farsi nemici, terra bruciata intorno là dove girato l'angolo alloggiano personaggi di spicco. Di quelli che obbligatoriamente bisogna venerare o sei fuori!  Certo non sarà il caso del Signor Bertelli, che in quanto a popolarità e potere non è secondo a nessuno, ma fatto sta che successivamente ha tenuto a sottolineare, addolcendo così l'attacco aspro e diretto:  «Si tratta di uno stilista eccezionale, sarebbe importante che facesse parte della casa della moda italiana»
Ma Re Giorgio non è nuovo agli attacchi di casa Prada e viceversa, così dalle pagine di corriere.it leggiamo quanto segue:
«Da anni su esplicita richiesta della Camera della moda, sfilo in un giorno "strategico" del Calendario, l’ultimo, per fare in modo che la stampa si trattenga a Milano fino alla fine della Fashion Week. Naturalmente questo ha comportato nell’arco del tempo diverse problematiche, come ad esempio, in qualche caso, l’assenza di alcune tra le giornaliste più importanti alle mie sfilate».  «…e per moda personalmente intendo la creatività italiana, e non gli eventi e i party organizzati a Milano da alcuni brand italiani che sfilano all’estero: un ottimo contorno, ma non certo la sostanza».
Resta il fatto che qualche ora fa nella mia casella di posta elettronica, mi viene recapitata una mail da parte di un amico giornalista. Tiene ad informarmi di quanto segue: La prossima edizione di Milano Moda Uomo che si terrà nel capoluogo meneghino a partire dal prossimo 22 sino al 25 giugno 2013, le sfilate della casa di moda Giorgio Armani saranno incluse all'interno del calendario come segue: Sfilata Emporio Armani - lunedì 24 giugno 2013 - ore 10.30 in via Bergognone 59 Sfilata Giorgio Armani - martedì 25 giugno 2013 - ore 10.30 in via Bergognone 59
Ma per quanto riguarda invece il duo creativo Dolce & Gabbana?  Neanche una dichiarazione da parte dei due stilisti in merito alla questione, ma a quanto pare anche per loro non sembrino esserci problemi, almeno per quest’edizione.
«Per le sfilate uomo di giugno resterà tutto così, anche se non lo troviamo corretto» ha concluso Patrizio Bertelli.
Duello Armani - Prada? 1 a 0. Fine primo tempo.

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