Magazine Cultura

Duke Ellington – Il gigante dei Bandleader (2004)

Creato il 05 luglio 2012 da The Book Of Saturday

Duke Ellington – Il gigante dei Bandleader (2004)C’è un mondo musicale, uno spaccato di ognuno di noi, che meriterebbe maggiore considerazione: la musica da edicola. Che contribuisce alla divulgazione di massa e stimola nuovi approfondimenti. A volte, ci si incuriosisce per un disco che vediamo lì e ci attrae, tra un giornale e un caffè. Questo che vi segnalo per esempio fa parte di una raccolta del 2004 della De Agostini, chiamata Il Grande Jazz. Copertine scarne, ma buoni (non dico ottimi) inserti mono-autore. Ho iniziato a raccogliere alcuni cd, poi ho smesso preferendo puntare dritto agli album originali. Ma per la prima decina non mi sono pentito, anzi, la raccolta mi ha aiutato ad avvicinarmi al jazz ancora di più.

Questo cd racconta Duke Ellington: Il Gigante dei Bandleader. Fin dal titolo si intuisce la scelta editoriale: il Duca e le sue variegate esperienze di orchestra, nella maggior parte dei casi la sua omonima, anche se in una circostanza lo troviamo nella Barney Bigard And His Jazzapators. Si tratta di Caravan, uno dei più interessanti brani della raccolta, un’incisione in cui compare anche l’autore, il portoricano Juan Tizol. Uno dei primi (se non il primo in assoluto) esempi di jazz latino, ove il pianoforte di Duke Ellington riesce a ritagliarsi un ruolo di primo piano. Come anche in Black and Tan Fantasy, ispirato alla Sonata n. 2 di Chopin.

La selezione sembra a me così suddivisa: prima parte fatta di classiconi (Take the “A” Train, East St. Louis Toodle-oo, In a Sentimental Mood), seconda parte più approfondita che punta su progetti di Ellington con grandi maestri (vedi anche i soli di Barney Bigard o Johnny Hodges), per concludere con le collaborazioni tra Duke e alcuni broadcast (A tone Parallel to Harlem, suite di 13 minuti circa composta per l’Orchestra Sinfonica della Nbc) e la meravigliosa Come Sunday eseguita con Mahalia Jackson nell’album Black, Brown and Beige, disco di cui prometto a breve una recensione approfondita.



Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :