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Dylan Dog 327 - I Sonnambuli | Recensione

Creato il 28 novembre 2013 da Xab @Xabaras89
Dylan Dog 327 I Sonnambuli Copertina
Ed eccoci all'albo di Dylan Dog di questo mese, il terzo della Fase Uno e dell'era Recchioni!

Ehi, ma quello io lo conosco!

Indovina Chi?
Oggi si parte dall'evidenza, ovvero dalla geniale copertina di Stano che mette in mostra un'interessante sfilata di volti legati a Dylan Dog:
Angelo Stano stesso (a destra nell'ultima fila prossima al titolo)
Roberto Recchioni (stessa fila, secondo da sinistra)
Paola Barbato (a sinistra nella sesta fila)
Nessuno (personaggio del mitico albo Storia di Nessuno, dietro a Recchioni)
E probabilmente altri che sul momento non riconosco (oppure si, ma per paura di sbagliare preferisco meschinamente non segnalare. Mwahaha.)

Gli Uccisori 2.0 ?

Gli Uccisori, quinto albo di DyD, è senz'altro il capostipite del genere a cui questo I Sonnambuli non fa mistero di appartenere:
Un horror a cavallo tra il sovrannaturale, l'ignoto e la scienza usata in modi non proprio consoni...come comunque ribadisco spesso io non sono uno che va a fare confronti, quindi parlerò di quest'albo giudicandolo per quello che offre in se stesso

Sceneggiatura (giuda) ballerina

L'inizio de I Sonnambuli non mi è proprio piaciuto: i dialoghi di Dylan mi facevano istintivamente storcere il naso in più punti, come se ci fosse un attore che stesse tentando di imitarne un altro scimmiottandolo alla meglio (in misura minore è un discorso che vale anche per un quasi assente Groucho e un pochino anche per Bloch)
Il soggetto, la fase centrale e la "regia" complessiva invece mi sono sembrati riuscitissimi, così come le scene da brivido (splendida quella legata al bruxismo)
Il finale invece, pur non dispiacendomi, mi è sembrato un pochino frettoloso, così come non ho trovato del tutto convincenti le cause scatenanti del diabolico sonnambulismo con cui è alle prese il nostro indagatore dell'incubo preferito

Disegni 

Dylan Dog 327 - I Sonnambuli | RecensioneDell'Uomo lo promuovo senza riserve, sopratutto per i dettagli da fotogramma cinematografico, con le ricorrenti tre vignette in sequenza che sembrano quasi animarsi in funzione alla lettura

Concludendo

Dovendo contraddirmi per contratto almeno una volta per post, mi butto un minimo su qualche confronto:
Posso dire che I Sonnambuli è più solido e avvincente di Sulla Pelle (che però aveva certo qualche spunto originale in più), ma siamo ancora molto lontani dai livelli di Una Nuova Vita
PS:
Morire...morire...sonno...sonno fratello minore della morte....
Sogno non è contento

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