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‘E all’improvviso sei arrivato tu’: intervista ad Hélène Battaglia

Creato il 01 ottobre 2015 da Fedetronconi

‘E all’improvviso sei arrivato tu’: un romanzo intenso e coinvolgente, un road trip storico-sentimentale avvincente in cui tutto può succedere. Come nella vita.
In occasione dell’uscita del terzo scritto firmato Hélène Battaglia, L’ultima riga incontra l’autrice per carpire dettagli e curiosità sulla sua produzione artistica.

‘E all’improvviso sei arrivato tu’: intervista ad Hélène Battaglia

‘E all’improvviso sei arrivato TU’: un amore, un destino o il coraggio di ascoltarsi e cogliere l’occasione della propria vita?
Questo road-trip vuole essere un invito per ciascuna donna a fermarsi un attimo per guardarsi dentro e capire se è veramente felice in quel momento. E’ importante non lasciare la routine prendere il sopravvento e soffocare le proprie aspirazioni. Perché la verità è che ci si abitua alla propria quotidianità e capita, perfino, che non si apprezzi più ciò che ci circonda. A volte occorre allontanarsi per ritrovare l’essenza della nostra felicità. Basta solo individuare cosa vogliamo esattamente dalla vita. Credo che Ava sia finalmente riuscita a rispondere a quella fatidica domanda. E sono felice per lei.

Insoddisfazione e desiderio di evasione dalla quotidianità: quanto di questi temi, centrali nel romanzo, permeano la vita di ognuno di noi?
Alzi la mano chi non ha mai provato almeno una volta nella vita il desiderio forte di evadere dal proprio quotidiano, diventato purtroppo ripetitivo, perfino noioso. Alzi la mano chi non si è mai sentito insoddisfatto. La vita è fatta di fasi e credo che quella fase che attraversa la mia protagonista Ava, all’inizio del romanzo, l’abbiamo attraversata o l’attraverseremo, un giorno, tutti. Quei cosiddetti momenti di confusione sono essenziali nella nostra crescita personale. E se, sicuramente, ci scombussolano, una volta superati, ci rendono più forti e consapevoli di ciò che siamo e di ciò al quale aspiriamo. Il messaggio che ho voluto trasmettere attraverso questo nuovo romanzo è che, a volte, occorre avventurarsi oltre la propria comfort zone. E’ quello che ha proprio deciso di fare Ava. Serve un po’ di coraggio e via.

Una prospettiva storica si staglia sullo sfondo narrativo intrecciandosi alla vita della nuova protagonista Ava: a cosa si ispira l’excursus nella Grande Mela di fine ’800?
Sei la prima a farmi questa domanda e ne sono felicissima. E’ l’occasione per me di raccontare come nasce l’idea di questo nuovo romanzo. Nutro da sempre una passione per la storia. Sono sempre stata affascinata dal periodo storico che ha visto protagonista l’isolotto newyorchese di Ellis Island. E poi un giorno, come Ava, ho fatto una scoperta riguardante un membro maschile della mia famiglia paterna. Erano anni che avevo in mente di sfruttare quella bella sorpresa. Con questo romanzo, sono riuscita a rendergli finalmente omaggio. Perché alla fine è stato lui ad ispirarmi l’intera trama di ‘E all’improvviso sei arrivato tu’. Grazie a te Lorenzo.

Ava: brillante e cocciuta reporter, quanto somiglia e quanto differisce da Hope, protagonista dei due precedenti romanzi?
Ava e Hope si assomigliano molto. Sia fisicamente che dal punto di vista caratteriale. All’immagine della loro ‘mamma’, sono due donne intraprendenti, positive e dall’animo buono. Due donne che aspirano a raggiungere la felicità senza rinunciare a niente. Due donne innamorate che credono nell’Amore. Mentre la duologia di Hope mi ha permesso di scrivere della tematica dell’innamoramento e dei primi passi della coppia, la storia di Ava mi ha permesso di esplorare l’essere moglie e mamma e le problematiche legate ad una vita di coppia, avviata da anni ormai. In realtà, mi rendo conto che Ava e Hope potrebbero essere la stessa persona. L’unica grossa differenza è che attraversano due fasi diverse della vita. Quello che sta per succedere ad Ava in ‘E all’improvviso sei arrivato tu’ potrebbe viverlo più avanti la spumeggiante Hope.

Forti figure femminili al centro di road trip storico sentimentali universalmente condivisibili: è previsto un punto di vista maschile dominante in futuri romanzi?
Questa si che è una bella domanda… In quanto donna, mi viene più spontaneo scrivere di storie femminili. Scrivere dal punto di vista maschile sarebbe una sfida. Calarmi nei panni di un uomo, non ci ho sinceramente mai pensato finora. Potrei sicuramente farlo se scrivessi la biografia di un uomo famoso. In realtà, era un progetto sul quale lavoravo alcuni anni fa e che poi, per diverse ragioni, non si è più concretizzato. Ma per essere sincera non ci ho rinunciato. Mai dire mai.

‘E all’improvviso sei arrivato tu’: intervista ad Hélène Battaglia

Hélène Battaglia è giornalista, fashion editor, scrittrice, fotografa. Autrice della commedia romantica e bestseller internazionale ‘Appuntamento al Ritz’(2012), di ‘Una promessa di felicità’(2013) e di ‘E all’improvviso sei arrivato tu’(2015).

alla prossima lettura!

Monica

‘E all’improvviso sei arrivato tu’: intervista ad Hélène Battaglia

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