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E alla fine verrà bruciato...

Da Gloutchov
E alla fine verrà bruciato... Mancano ormai poche ore al countdown finale di questo strano 2011. Non ho molta voglia di fare consuntivi... ne verrebbe fuori un post troppo lungo, o un ebook troppo noioso... è comunque l'anno in cui ho chiuso il blog di 31 Ottobre, l'anno in cui ho preso decisioni dolorose, l'anno che mi ha fatto più male (forse) e quello che mi ha dato qualche piccola soddisfazione. Non ho neppure voglia di parlare di ciò che vorrei potesse accadere domani, o dopo domani, o nei prossimi mesi. Non ce n'è alcun bisogno e... non voglio annoiarvi.
Per cui, il mio post, vuol essere un semplice augurio di trascorrere questa giornata con serenità, allegria, facendo ciò che più vi piace, senza strafare, senza neppure sentirvi costretti.
Qui a sinistra potete ammirare il Vecchione. Si tratta di una non-vecchissima tradizione bolognese. Tutto ha avuto inizio nel 1993, se non erro. Ad ogni modo, ogni 31 dicembre, viene bruciato un pupazzone enorme, che rappresenta l'anno che sta finendo. E' una forma di buon augurio per l'avvento dell'anno nuovo. Il pupazzo è detto Vecchione perché le prime opere somigliavano realmente a delle persone anziane, stanche, e affaticate. Con l'anno bisestile, al posto del Vecchione, c'è una Vecchiona... ma di questo ne parleremo l'anno prossimo. Volendo... qui potete vedere gli ultimi 10 Vecchioni che ci siamo lasciati alle spalle... Quest'anno, il Vecchione è un palombaro, immerso in un barile, con una ramazza. Il messaggio, credo, è piuttosto esplicito. Stanotte verrà bruciato, e i cori Gospel lo accompagneranno... per quanto riguarda il 2012... be' cominceremo a parlarne da domani!

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