TECNICA (Fortaleza). Diciamolo subito, questo Brasile non è gran cosa e se vorrà il prossimo anno spazzare via l’onta del 1950 quando perse in casa la Coppa Rimet dovrà farne di strada e molta. Ma la squadra di Felipe Scolari in questo momento ha in squadra uno dei pochi giocatori in grado di vincere una partita da solo; non aveva impressionato quando lo si era vista nell’amichevole contro l’Italia, ma il Neymar da Silva Santos Junior, fresco acquisto del Barcellona, di questa Confederations Cup è inarrestabile. Ogni sua fiammata è chirurgica nella difesa di un Messico che dopo essere stato molto criticato per il suo atteggiamento attendista contro l’Italia di Prandelli scende in campo a Fortaleza e gioca la sua partita, spesso superiore nell’organizzazione e nella gestione del gioco ai padroni di casa verdeoro.
Ma quando si affronta Neymar può essere dietro ad ogni palla: contro il Giappone un micidiale tiro al volo di destro replicato questa sera da una conclusione al volo di sinistro che si infila a fil di palo alla destra del portiere Josè Corona quando sono passati solo 9 minuti. Ogni volta che il ventunenne paulista viene in possesso del pallone ci si può aspettare la grande giocata, il cambio di velocità, il sombrero in mezzo alla difesa, la conclusione inattesa. Se un difetto si può trovare in questi 180 minuti alla nuova stella blaugrana, che non ha perso l’occasione di dire ‘meglio una partita al fianco di Messi che una stagione con Cristiano Ronaldo, è forse una eccessiva indulgenza alla caduta teatrale, a un po’ di scena e di nervosismo che non deve essere nel bagaglio dei grandi campioni.
Per il resto Hulk, utile tatticamente, non convince, Hernanes che entra nel secondo tempo non influisce sulla partita così come non vi era riuscito Oscar nella prima ora e nel tempo di recupero della partita è ancora Neymar a stupire tutti, difesa del Tri compresa, entrando in area in mezzo a due statue in maglia verde servendo la palla all’appena entrato Jo per il più facile dei tocchi in rete. E’ 2-0 per il Brasile, è una vittoria targata Neymar.