Il Pescara di Zdenek Zeman in testa al campionato di calcio di serie B è una notizia bellissima. Il risarcimento per un grande allenatore, un grande personaggio e, a mio vedere, un grande uomo. Capace di sfidare il gotha del calcio, quando per farlo si doveva mettere in conto un prezzo salatissimo. Per esempio, l'emarginazione. Zeman avrebbe meritato una diversa carriera. Ma va bene così. L'importante è lasciare qualcosa, un messaggio positivo, un esempio che le giovani generazioni possano raccogliere. La bellezza e lo spettacolo. Il calcio è una metafora della vita, che nella concezione zemaniana non prevede compromessi con i potenti di turno. Dignità e onestà prima di tutto. Il risultato viene dopo, molto dopo. Una concezione rivoluzionaria, in questi tempi bui.
E se la difesa dei propri principi ha il costo della solitudine, "non c'è problema", ci dice Zeman in questa "intervista" di Frengo, il telecronista del "Foggia dei miracoli" inventato da Antonio Albanese.