Eccomi ancora una volta a farmi e a farvi delle domande sull’arte. Sulla creatività.
Sui limiti della stessa e se ci sono questi limiti o se tutto è concesso. Concesso in nome dell’arte.
Arte: qui chi vorrà può leggere la definizione data dall’Enciclopedia Treccani.
Uwe Jaentsch, nasce in Austria nel 1970. Dopo aver iniziato la scuola d’arte lo abbandona per dilettarsi come autodidatta. I suoi lavori si basano sulla ridefinizione di oggetti commerciali smontati e riassemblati. Vive attualmente a Palermo.
Ed è proprio Palermo che diventa per Uwe Jaenstsch luogo d’elezione per le sue installazioni d’arte: Palermo e il suo degrado, la spazzatura, i muri scrostati. Le sue opere tendono a mostrare alle persone luoghi desolati, rivisitati, abbelliti, forzatamente spinti all’eccesso.
Nel 1999 inizia il suo percorso artistico con “Le 19 stanze” nelle rovine della ex Loggia dei Catalani, in Piazza Garraffello, Vucciria, Palermo.
19_stanze_ Loggia_dei_Catalani_Piazza_Garraffello_Palermo
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Le sue installazioni si sono succedute negli anni, ( leggi qui un articolo su Uwe Jaentsch a Palermo) : Banca Nazion è stata realizzata e installata sulla terrazza del palazzo Lo Mazzarino l’11 settembre 2007 ed è a tutt’oggi la sua opera più significativa, distrutta però nel Febbraio 2013, come già erano state distrutte opere come “cinque chilometri di nastro bianco” con il quale l’artista aveva impacchettato Palazzo Costantino, ai quattro Canti, e anni fa, sempre a Piazza Garraffello, un’installazione realizzata con la spazzatura dei palermitani ricomposta nella piazza.
E’ di questi giorni un’altra installazione dell’artista austriaco: ciò che resta della fontana in Piazza Garraffello è stata decorata/dipinta/imbrattata con spray rosso.
Fontana_Piazza_Garraffello_Palermo_Uwe_Jaenscht
Un gesto che l’artista ha spiegato come reversibile con pochi litri di acetone, teso alla provocazione per scuotere gli animi e mostrare al mondo il degrado nel quale versa Piazza Garraffello ( vedi qui altre immagini) , così come molti altri siti artistici italiani.
Sicuramente il dibattito sul degrado è infinito e merita tutta l’attenzione possibile; ve lo dice una persona per la quale il degrado delle opere d’arte è il proprio mestiere.
Ma se vogliamo dare un nome al lavoro di Uwe Jaentsch chiamiamolo provocazione, non arte!
Questa è a mio giudizio ARTE!
Venere_Botticelli_Biella_Omar_Ronda
Chiara