Prosegue la mia crociata a favore del digitale, portando alla vostra conoscenza ciò che è emerso dal Convegno, voluto dalla piattaforma STEALTH, che si è svolto a Roma il 6 giugno. E’ inutile sottolineare il fatto che negli Stati Uniti, nel 2012, la vendita degli ebook ha superato nettamente quella del cartaceo ed è altrettanto inutile far presente che in Inghilterra il primo trimestre del 2013 ha registrato la stessa tendenza. Inutile dal momento che sul suolo nostrano i fatti dimostrano come, ancora una volta, non riusciamo a stare al passo con i tempi, arrivando sempre “dopo”. Tuttavia i numeri sono piuttosto confortanti e sono state molte le tematiche affrontate, a partire dalla pirateria informatica, terminando con quelli che sono stati i dati statistici dell’anno passato. Inoltre è emerso un altro particolare, se vogliamo curioso, che pone in evidenza la questione del self publishing come la forma migliore per auto promuoversi in rete e per arrivare a pubblicare il proprio primo testo (magari anche il secondo). Proprio per questo motivo STEALTH vorrebbe studiare la possibilità di creare automaticamente un blog collegato ai titoli di ogni autore presente nel suo catalogo, in modo che, chiunque voglia promuoversi, può farlo anche attraverso questo ulteriore servizio.
E adesso i numeri.
Gli ebook più venduti si aggirano nella fascia di prezzo intorno ai 5 euro, quelli che superano i 7 euro calano vertigginosamente. Nel primo trimestre dell’anno vi è stata una media di 18 download per titolo e la previsione prevede una media di 120 all’anno, cifra destinata ad aumentare se supportata da promozioni e maggiore visibilità pubblica. STEALTH distribuisce oltre il 40% dei titoli digitalizzati sul mercato e, su 8440 case editrici registrate ufficialmente, 930 sono digitali, di cui 550 affiliate alla piattaforma. Direi che non sono cifre da poco, soprattutto se si considera che nel corso del 2012 la media di download in tutto l’anno è stata di 8, contro i 12 del primo trimestre del 2013, dunque è innegabile il fatto che il formato digitale è in netta espansione, anche se non alla stessa rapidità con cui ha attecchito nei Paesi Anglosassoni.
Per quel che riguarda il discorso della pirateria informatica, l’impressione unanime è che per il momento non si possa fare molto. Gli stessi codici DRM applicati a determinate produzioni non servono a nulla, dal momento che sono facilmente aggirabili con software scaricabili gratuitamente dalla rete. Personalmente ho avuto modo di verificare, proprio qualche giorno fa, che è disponibile una versione di Scintilla Vitale in formato mobi per Kindle direttamente da Emule. Francamente questa violazione dei miei diritti non mi fa nemmeno arrabbiare, in fin dei conti, se sono presente nei titoli disponibili per il download pirata, oltretutto con un link condiviso da un buon numero di utenti, vuole dire che un certo seguito sono riuscita ad acquisirlo. Diciamo che è un titolo abbastanza richiesto e questo mi fa ben sperare per gli altri libri che ho pubblicato perché, dopo aver scaricato il primo, forse si decideranno a comprare gli altri.