La volta scorsa abbiamo parlato delle problematiche del mercato e-book italiano, in particolare la questione della difficile reperibilità, dei DRM e dei differenti formati. Tutte queste criticità sono reali e spesso noiose, ma non sono comunque sufficienti a oscurare un’altra realtà: e cioè che il libro digitale è una rivoluzione di grandi proporzioni, che può cambiare l’editoria e in generale il modo di rapportarsi con la lettura.
Circa un anno fa, a Natale 2012, mi è stato regalato un Sony Prs-T2. Mi sono approcciata alla nuova tecnologia del libro digitale con curiosità, più che con circospezione, e il mio ottimismo è stato ripagato. Ciò che ho notato, infatti, è che – malgrado le problematiche già elencate – l’e-book è molto più versatile rispetto al libro di carta, e il book-reader è un supporto comodo, leggero, perfettamente leggibile.

Quanti di noi, in viaggio, si portano dietro libri da leggere? Pensiamo a un semplice viaggio in treno: riuscire a infilare in borsa o in valigia uno o più libri di carta non è scontato. Con il reader, invece, ho subito trovato una soluzione al problema: è leggerissimo, sottile, sta in una tasca della borsa e al suo interno posso scaricare l’equivalente di una libreria.
Chi legge a letto sa che, dopo un po’, si deve cambiare posizione per evitare fastidiosi crampi. E quando il libro supera le 200 pagine… si fa pesante! Con il lettore e-book, invece, il problema delle dimensioni non esiste. Un e-book ha sempre lo stesso peso, sia che sia lungo mille pagine o cinquanta. Il lettore e-book è comodo da tenere, pesa pochi grammi e non affaticherà mani e braccia. Inoltre si possono modificare il font e le sue dimensioni, magari ingrandendole (alcuni reader permettono anche di sottolineare).

Laddove si riesca a reperire in fretta l’e-book desiderato, se l’editore è onesto, anche il prezzo sarà di gran lunga inferiore rispetto a un libro di carta. Due o tre euro a fronte di dieci-dodici sono un bel risparmio, soprattutto se si è lettori/acquirenti forti (anche se non amo identificare i lettori forti con i compratori forti di libri: la maggior parte di chi legge tanto non si limita ad acquistare, ma si rivolge a biblioteche, amici lettori, mercatini dell’usato ecc).
L’acquisto è rapido e snello. Basta cercare il libro desiderato su un qualunque portale e verificarne la presenza: a questo punto, comprarlo e averlo sul proprio reader sono operazioni rapide, prive di attese.
In sostanza, trovo che il passaggio dal libro cartaceo all’e-book sia stata un’esperienza positiva, di cui sono molto soddisfatta (più che “passaggio”, forse, “affiancamento”: leggere libri digitali non mi impedisce di leggere anche quelli tradizionali). Più i lettori vinceranno le resistenze, più il mercato dell’e-book in Italia sarà fiorente e ricettivo alle esigenze del pubblico. A differenza di due-tre anni fa, inoltre, oggi i lettori e-book hanno prezzi accessibili e possono essere acquistati senza un grosso dispendio di denaro.
Anche gli scrittori, inizialmente refrattari all’idea di essere pubblicati in e-book, iniziano a vederla diversamente. Si tende a pensare che una pubblicazione in e-book non sia “vera”, o sia solo un’alternativa da affiancare necessariamente al libro cartaceo. Spero che negli anni a venire questo preconcetto scompaia del tutto e l’e-book acquisti il 100% della dignità che merita.
Ricapitoliamo sul perché diciamo sì agli e-book?
Comodità nella lettura, anche quando si tratta di testi molto lunghi; comodità nel trasporto (centinaia di libri in un supporto di pochi grammi); possibilità di ingrandire o ridurre le dimensioni del font, adattando la pagina a lettori (e occhi) diversi; si possono acquistare i libri on-line, spendendo pochissimo e ricevendoli all’istante; chi ha la casa ormai satura di libri eviterà di far crollare gli scaffali sotto ulteriore peso. Per adesso non è certo poco!