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E comunque auguri

Da Mammapiky @mammapiky
E COMUNQUE AUGURI
E' stato un po' come quando il giorno dopo, devi sostenere un esame, hai paura di non essere preparata abbastanza e ti alzi per ripassare un'ultima volta oppure quando ti aspetta un colloquio di lavoro da affrontare con decisione ma tu hai addirittura il dubbio su cosa indossare. E' stato un mix tra l'eccitazione e il timore, tra il non veder l'ora che arrivi e lo speriamo di avere ancora un po' di tempo, tra un sorriso radioso e un "Oh cavolo ora piango a dirotto".
E' stato bello e tremendo. E' stata la prima recita.Ora che tutto è finito, so perché la notte precedente, è per tutti, regnata l'insonnia e perché la mattina dopo eravamo così agitati da metterci il doppio per prepararci.Non era una vera recita in realtà ma un Presepe Vivente fatto da loro.
"La storia più bella del mondo, raccontata con amore", questo diceva l'invito e ancora "Vi aspettiamo alle ore undici" per la seconda rappresentazione. Noi genitori divisi in due turni e loro gli attori a dover soddisfare le aspettative di tutti. Ero convinta di commuovermi, ero partita da casa con la certezza che non avrei saputo trattenermi e invece mi son trovata spettatrice di qualcosa che non ho mica capito. Macchine fotografiche di ultima generazione, microfoni professionali per l'audio e adulti indisciplinati che hanno dato parecchio da fare.“Tutti dietro la riga gialla per favore” e ancora"Se non fate silenzio non iniziamo". No, la coordinatrice scolastica non sta parlando ai piccoli, loro sono li, fermi in attesa del loro turno, sta dicendo a noi grandi che ci spintoniamo per stare davanti, per rubare il posto migliore e fare una ripresa da oscar (io compresa). Le maestre nel frattempo stanno andando in caccia del volontario che dovrà girare tra il pubblico, con la cassetta delle offerte, perché tutto il materiale che forniamo noi, non basta. “La scuola pubblica è in crisi e dobbiamo contribuire”, ci mancava poco che beccassero me: ringrazio qui, pubblicamente, il Principe per avermi salvato al fischio finale! Il resto è stato tutto molto confuso, non ho visto molto: non ho visto niente in realtà, io guardavo solo lui.I suoi occhi smarriti in mezzo a quel girotondo, mi dicevano “Mamma portami via”, sapeva quelle canzoncine a memoria, le cantava da giorni, ma lì non ha detto nemmeno una sillaba, non un sorriso o uno sguardo complice del tipo “Guarda che sono capace di fare”. Nulla, solo gli occhi fissi e puntati verso di noi, che non hanno tradito un battito di ciglia o un’emozione ma che stavano lì solo a controllare che non ce ne fossimo andati, non senza di lui. Troppa gente, troppa confusione, troppo rumore e loro, tutti troppo stanchi. "Non è stato possibile fargli fare nemmeno la merenda”, mi dice la bidella. Sono perplessa, per fortuna siamo agli sgoccioli e dopo la canzone finale ce ne andremo tutti a pranzo. “….ed è Natale insiemeeeeeeeeeeee”Applauso, forse liberatorio per tutti.E’ finita.“Finalmente” aggiungo io dentro di me, abbiamo peccato di vanità, eravamo lì solo per il nostro ego, ma loro sembrano aver più “patito” che “gioito”, di sicuro non si sono divertiti e questo servirà da lezione per quando litigheremo di nuovo (QUI), perché la recita scolastica non si potrà fare. Alle maestre invece va tutto il mio appoggio e il mio grazie, per l’impegno, la “fatica” e la pazienza…ora so che per loro, il da fare più grande non arriva dai nostri figli.E con questo Buon Natale a tutti  e Comunque Auguri ) la canzone di radio Dj, quest'anno mi piace particolarmente!)
 

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