Una fabbrica abbandonata a Marina di Pisa
E così entrai nel tempio dell’uomo
e lo vidi vuoto
solo polvere, terra
senz’acqua o germoglio, senza sbaglio
(ombre prolungano abissi, tedio
steso a sdraio
secco calamaio
l’anima)
solo terra, humus, sassi
umida tenebra
e nella sua radice l’uomo -ecce homo-
cavo fantoccio pieno di foglie
nelle mani del Dio
o d’un cieco poeta
(dell’inganno, l’atleta)