Magazine Diario personale

E' davvero facile partire?

Da Giovanna @giovanna_rai

"Fare la valigia è troppo facile"
Ultimamente leggo/mi sento dire spesso questa frase, quando parlo della mia idea di lasciare l'Italia.
Il tizio insoddisfatto/mantenuto da mamma e papà di turno mi risponde "eh. E' facile fare le valigie e andare via".
E' facile amico?
E' facile lasciare affetti, famiglia, amici, città in cui sei nato, per andare in un posto che non conosci e nel quale non conosci nessuno?
E dimmi, amicocaro, COSA nello specifico è facile?
E' facile avere rapporti in una lingua non tua? Non sentirti sicuro di ciò che dici? Sentirti frustrato perchè non riesci ad avere le stesse competenze che hai nella tua lingua?
O forse è facile amico andare dal medico e spiegargli che ti fa male il fianco (fianco... ehm... è qui vede?), o che il dolore è "pulsante" o "a intermittenza"?
Ma aspetta forse è facile l'infinita questione burocratica. Quella che mi faceva fare 6 ore di strada sterrata al mese e di lite in dogana per rinnovare il visto.
Una passeggiata di salute.
O forse è troppo facile quando le tue amiche si laureano/sposano/riproducono e tu, semplicemente, non ci sei.
O magari è facile quando un tuo caro sta male o peggio e, in ogni caso, non riusciresti a tornare.
Forse è facile avere una relazione? Spostandosi di qua e di là come una trottola? Bisognerebbe viaggiare insieme, ma non è facile trovare chi se la sente o chi ha voglia di impegnarsi.
La gente è coraggiosa come te che resti amico.
Oppure l'alternativa è "se ognuno restasse e facesse il suo, migliorerebbero le cose"
Ma amico chi ha detto che IO devo salvare il mondo?
Sai di cosa mi sono accorta? Che il "nostro" lo facciamo in 12 in Italia e gli altri pendono dalle labbra di chi può dare lavoro, accettano qualsiasi cosa, vanno a ritirare pacchi, fanno da baby sitter, lavano macchine anche se il loro lavoro è quello dei commessi.
Provaci tu amico a fare il tuo, sù fai il cameriere e chiedi al tuo datore di lavoro un contratto.
Sù.
E sai di cosa mi sono accorta amicocoraggio?
Che io sono onesta, io lavoro bene (al massimo delle mie capacità, poi magari sono una capra ma mi impegno) e non mi si chiama più.
E sai perchè? Una persona onesta e preparata è generalmente un pericolo.
Una persona onesta sa quanto vale il suo lavoro e sa COME si lavora, una persona onesta non ci sta a non fare lezione e firmare lo stesso, una persona onesta quando sente "non fa niente se non c'eri, firma lo stesso", fa almeno una faccia schifata, una persona onesta vuole il contratto, una persona onesta è mal vista.
Sai per chi è facile vedere la semplicità nel partire?
Per chi le cose le ha davvero facili.
Per chi torna a casa e ha il piatto pronto, ai vestiti e alla ricarica ci pensano mamma e papà, ai viaggi pure, pensano a tutto.
E voi vi accontentate.
Ho anch'io una famiglia che mi ha dato, mi dà e mi darebbe tutto.
Ma io non mi accontento, voglio iniziare a restituire qualcosa.
E' ancora troppo facile fare le valigie mon ami?
E allora perchè non le fai anche tu?
Cosa sei, masochista?

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