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"..E dunque..."?

Creato il 02 ottobre 2010 da Carlo_lock
Spesso ci si scontra con l'ottusità e l'indifferenza della gente. Spesso ci sembra di passare per intelligenti, vivaci, acuti...e invece passiamo per stupidi.
E tutto questo per un mancato comune modo di vivere e di "sentire" (non in senso uditivo, ovviamente) la vita.
Ieri a uno sportello per una visita, vado a farmi "accettare"...Non so riferire cos'ho provato, ma ero contento di rivedere la stessa persona con la quale avevo fissato l'appuntamento. Non so...lo chiamo quel godimento delle coincidenze, quasi a supporre: "è la stessa ragazza dell'altra volta, quindi sarà più facile spiegarmi". Il godimento delle coincidenze avviene anche quando dici: "Toh! Che combinazione, abitiamo vicinissimi!!!" Solitamente uno è entusiasta, ride...l'altro è serio, laconico e dice: "Sì".
Dunque le rivolgo la parola così: "Mi sembra che era lei che mi aveva fatto l'impegnativa".
Questa donna era corvina, riccia, una bellezza mediterranea sui 38 anni.
La sua risposta non si fa attendere, cade dal cielo come una meteora spenta:
"...E dunque...?"
E io: "Come...e dunque"?
Ma come si fa rispondere a una persona "e...dunque?" (leggi pure: che cazzo vuoi?)
Cosa si può rispondere a un "...e dunque...?" Certe risposte spiazzano, spiazzano e basta.
Un po' come quello che ti dice: "perché mi hai salutato?" "Perché lo vuoi sapere?"
Che cazzo rispondere? Forse queste persone bisognerebbe prenderle, lavar loro la faccia nel cesso, utilizzare i loro capelli a mo' di scopino.
Che rispondere? "Niente....ero semplicemente incuriosito e rallegrato dal fatto che lei era la stessa persona dell'altra volta"?
La gente non gode, non si stupisce, non ha meraviglia, quando lavora è una macchina.
E allora uno dopo torna a casa e si fa una sega simbolica, astratta, con se stesso (in questo caso con gli amici del mio blog) per la mancata comprensione, la mancata intesa. Un piccole ponte che si stacca, un balcone che frana sotto i piedi...La lamentela è un po' la masturbazione e la soddisfazione di una piccola, piccolissima frustrazione.
Poi bisogna rialzarsi...La vita è così, passa anche dall' "e...dunque..."?
Hai voglia poi di lamentarti, ma la vita è fatta di sta gente. A Milano ti puoi fare solo le "pippe", quelle mentali, quelle fisiche e quelle di cocaina.
Ma in fondo è bella questa vita "intransitiva", retrovolta, autoreferenziale? Una vita fatta di "pippe", di nutrimenti compiaciuti di noi stessi perché gli altri ci rifiutano? I rifiuti vanno dalla A alla Z dall' 1 al 1000 in ordine crescente...ma la vita passa anche dall' "e...dunque".

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