Il governo Renzi nasce senza puntare sulla concorrenza, unico modo per premiare la meritocrazia. Dunque come potrà esserci innovazione, se la linea resta quella del ministro Lupi e dei suoi investimenti a pioggia per autostrade, porti, aeroporti e tav, ormai diventati legge. Lupi tutela gestioni inefficienti e monopolistiche, come può quindi Renzi parlare di cambiamento? Gli investimenti targati Lupi dovrebbero anzi essere congelati. Inoltre il neopremier dovrebbe introdurre misure concorrenziali per l’affidamento delle gestioni del trasporto locale, oggi costose e ormai sulla via del collasso. Anche le concessioni autostradali andrebbero messe in gara per eliminare arcaiche rendite di posizione che soffocano lo sviluppo e impongono tariffe che strozzano gli utenti e l’economia. Si tratta di semplici princìpi liberali. Per ridurre il debito pubblico e spostare risorse alle nuove tecnologie e alla tutela del territorio.
intervento di Dario Balotta, Legambiente e Onlit (Osservatorio nazionale liberalizzazioni)
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