«Il conto 1365 presso la filiale di Milano ha una particolare caratteristica: in forza di una clausola contrattuale (sweeping facility), il saldo di fine giornata viene portato a zero e il suo conto refluisce sul conto IOR a Francoforte. I movimenti sono elevati, certamente superiori al miliardo di euro nell'arco di tempo di un anno e mezzo».PORC... eccetera. Bestemmie addebitabili al conto vaticano.
«I rapporti tra J.P. Morgan e lo IOR, pur risalenti nel tempo, si erano intensificati in Italia dopo l'avvio dell'indagine della Procura di Roma. In particolare dopo il sequestro di 23 milioni di euro (disposto a settembre 2010) che lo IOR aveva trasferito, tramite il Credito Artigiano, alla J.P. Morgan Frankfurt (20 milioni) e alla Banca del Fucino (3 milioni), senza indicare le generalità dei soggetti per conto dei quali erano state disposte le operazioni e senza dare alcuna informazione sullo scopo e la natura di esse».Tali soldi furono dissequestrati, scrive Donatella Stasio, perché il Vaticano istituì un organismo analogo allo UIF (lo AIF) e perché «Benedetto XVII» (sic!) dette impulso al varo di norme antiriciclaggio. A contribuire al dissequestro (udite! udite!) contribuì «la difesa "illuminata" dell'attuale ministro della Giustizia Paola Severino, (all'epoca avvocato), subentrata al precedente difensore dello IOR».Così capisci anche perché Paola Severino sia il ministro che dichiara più entrate al fisco.
Tutte cose belle, sacre, religiose, pie, caritatevoli, spirituali, che verrebbe voglia di andarle a pregare in piazza san Pietro, la domenica mattina, ai fedeli che attendono rispettosi l'Angelus.