"Rimuovere la corruzione, non i sussidi" scrivono i dimostranti
LAGOS - Centinaia di nigeriani sono scesi in piazza stamani nello sciopero generale annunciato per protestare contro l'aumento del prezzo del carburante dopo il taglio delle sovvenzioni statali. Negozi, banche e stazioni di servizio sono chiusi oggi. Le autorita' del primo Paese produttore di petrolio dell'Africa avevano annunciato, il 1mo gennaio, la fine delle sovvenzioni statali come parte degli sforzi per ridurre la spesa pubblica e incoraggiare gli investimenti.Gli scioperi hanno portato ad un massiccio dispiegamento di sicurezza: lunghe le code in alcune stazioni di servizio, con diverse già a secco e con gli avvertimenti da parte dei sindacati che i residenti devono fare scorta di cibo. Il governo dice che ha speso più di 6,3 miliardi di euroin materia di sovvenzioni nel 2011.
Ma i nigeriani vedono le sovvenzioni come loro unico beneficio derivante dalla ricchezza petrolifera della nazione e sono privi di qualsiasi reale fiducia nel governo dopo anni di corruzione profondamente radicata. Alcune stazioni di carburante hanno iniziato ad essere a corto di benzina nella capitale economica Lagos e molte sono già chiuse capitale Abuja.