E India sia! Preludio di una grande avventura

Viaggiare, viaggiare e ancora viaggiare! C’è modo più bello, efficace ed autentico per scoprire il mondo e se stessi?

Tra due settimane partirò per un tour del Nord dell’India. Io, Francesca, compagni di viaggio sconosciuti e zaino in spalle. Prepararsi ad un viaggio del genere certo non è una passeggiata: passaporto, visto, vaccinazioni, approccio psicologico… ma a chi mi dice: “chi te lo fa fare?” rispondo: “voglio vedere il mondo!”.

Tutto è nato per caso. Una sera di fine inverno come le altre ci si trova tra amiche per parlare delle cose che succedono nel nostro orticello cittadino, ad un cento punto la svolta con Francesca (detta “la Kekka”) che apre gli orizzonti.

I suoi genitori le vorrebbero regalare un viaggio per la sua laurea e lei vorrebbe esaudire il sogno di andare in India. Ma con chi? Il moroso non è interessato ed è quasi disposta ad andare da sola. A quel punto le dico: ”beh vengo io con te”. Dieci secondi e avevo deciso di fare un viaggio che avrebbe sicuramente dato una botta di vita alla mia estate, alla mia vita e un colpo mortale alle mie finanze.

Non sono una persona che prende decisioni d’impulso, eppure quella sera, per una volta, non avevo dubbi. Volevo (e forse dovevo) farlo perché certe occasioni capitano una volta nella vita, perché un viaggio con un’amica è qualcosa di speciale, perché avevo bisogno di un obiettivo, perché avevo una furiosa urgenza di evasione a cui dare in pasto un’avventura prima che mi logorasse irrimediabilmente.

E così eccomi qua, il più è fatto, adesso basta solo pensare a cosa mettere in valigia, a cominciare dalle aspettative.

Se hai un Guru come Tiziano Terzani le aspettative non possono che essere altissime e profondissime. C’era un suo libro sul mio comodino prima di partire per la Cina, ce ne sono due adesso (+ due di Dominique LaPierre). Leggere i suoi libri serve a preparare lo spirito, ad aprire la mente, fa venir voglia di partire ed è un rimedio contro tutti i pregiudizi che abbiamo verso ogni luogo che non sia casa nostra: è sporco, è pericoloso, è incivile. La naturalezza con la quale racconta l’estremo Oriente nelle sue tradizioni e contraddizioni è qualcosa di disarmante. Lo adoro.