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E infine è diventato una parte di te.

Creato il 22 dicembre 2010 da Valepi

"Pensi che dovresti dire qualcosa. Ma non sai cosa. Le parole sono finite in una fessura del tempo, morte, e giacciono sul fondo di un cratere buio. Ecco, la prima differenza è questa. Poi, quando lei se ne va, questa volta senti il rumore della sua auto. E' la seconda differenza. Accende il motore, lo spegne, resta un attimo così, come se stesse riflettendo, poi mette di nuovo in moto, ed esce dal parcheggio. Ma quel breve intervallo, tra il momento in cui ha spento il motore e quello in cui lo ha riacceso, ti ha fatto sentire terribilmente triste. Quel piccolo spazio vuoto ti si è insinuato dentro come la nebbia che sale dal mare. Si è fermato dentro di te a lungo. E infine è diventato una parte di te"
Haruki Murakami, "Kafka sulla spiaggia". Einaudi, p. 326.

Nella vita di ognuno ci sono piccoli spazi vuoti, fatti di respiro trattenuto e speranza disattese.
A volte le parole di un libro riescono a trovare la strada e infiltrarsi in quella nebbia e allora ti ricordi che ci sono e trattieni ancora un attimo il respiro... ma la scena non cambia e ormai è così lontana da aver perso ogni colore.
Nel mio spazio vuoto ci sono uno spioncino da cui spiare, un corridoio lungo, una lampadina povera e dei passi che non tornano.
Per fortuna il resto di me ormai è pieno.
Buon Natale.
A tutti.

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