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E l'impalcatura?

Creato il 28 ottobre 2010 da Laperonza

via don minzoni.jpg

Bene, qualcosa si muove o, per dirla con Galileo, eppur si muove. Cominciano i lavori all’ospedale vecchio e questa è cosa buona è giusta, visto che sanare l’enorme edificio dell’ex convento ed ex ospedale è un enorme passo avanti verso il recupero di tutto il borgo. Anche se, è bene ricordarlo, non basta sanarlo per recuperarlo. Sarà altrettanto se non più importante come lo si utilizzerà. E bisogna pensarci fin d’ora. E’ confortante leggere che il Sindaco esprima la sua volontà di aprire un tavolo per questo. Ci auguriamo che lo faccia quanto prima. Noi siamo più che disponibili. Sarà anche fondamentale come saranno assegnati gli alloggi popolari previsti. Ne abbiamo già parlato e bisogna discutere anche di questo.

Diciamo, quindi, che siamo di fronte ad un momento positivo per il borgo. Ma c’è una nota stonata purtroppo, ed è una nota che ci aspettavamo. Una situazione che Città Vecchia ha denunciato da tempo (http://laperonza.myblog.it/archive/2010/08/02/via-don-minzoni-11-13-che-si-fa.html) e che, nonostante le rassicurazioni, ancora rimane totalmente irrisolta. Mi riferisco allo stabile di via Don Minzoni civico 11/13. L’edificio cinto da una impalcatura vecchia di dieci anni, tutta arrugginita, tenuta con il fil di ferro, montata in barba a tutte le norme di sicurezza, montata per fungere da messa in sicurezza insicura per uno stabile instabile. Il tetto di lamiere balla ad ogni alito di vento. Il selciato tutto intorno è una palude di guano dei piccioni che vi risiedono a centinaia.

Città Vecchia ha chiesto più volte al Comune di intervenire presso la proprietà per porre rimedio a questa incresciosa situazione di pericolo strutturale e igienico-sanitario. Il Sindaco stesso mi aveva garantito, alla fine di agosto, che il proprietario si era impegnato a sistemare l’impalcatura e le altre fonti di pericolo entro il mese di settembre. Siamo a fine ottobre e nulla è cambiato se non che la copertura del ponteggio, lì messa per evitare la caduta a terra di calcinacci, è stata rimossa per accedere all’impianto elettrico stradale e mai più risistemata.

Ora partono i lavori per l’ospedale vecchio. L’intento credo sia quello di riqualificare l’area con investimenti anche cospicui. Perché allora un intervento che al Comune costerebbe solo una telefonata e, magari, qualche francobollo non viene messo in campo? “La casa con l’impalcatura” sta diventando una leggenda metropolitana. Che si aspetta a farla diventare solo un ricordo? Un po’ di buona volontà del Sindaco e dell’assessore all’ambiente e il gioco sarebbe fatto. Che ci vuole?

 

 

 

Luca Craia

 


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