E’ la prima Läckberg, per me (forse l’ultima)

Creato il 29 dicembre 2011 da Annalife @Annalisa

Ammetto la mia incapacità di ricordare i nomi nordici.
Tanto per dire, questo è l’”attesissimo nuovo episodio della serie di Erica Falk”, e io son stata qui cinque minuti a chiedermi chi fosse, ‘sta Erica Falk. Perché: l’autrice, non è; l’investigatore, non è; la morta, non è. Poi mi sono ricordata: è uno dei personaggi secondari. Cioè, io l’ho vista così, ogni tanto c’è, ogni tanto non c’è, fa da sfondo, arrotonda il profilo del poliziotto che c’ha la moglie a casa. La moglie è Erica (Falk, l’ho scoperto adesso). Questo per dire che se qualcuno compra il libro perché è un libro di/con/su Erica (Falk), mah.
Poi, gli altri nomi: c’è un’Anna e un’Annika, e una delle due è poliziotta; c’è una Marita, un Martin e un Marten, e uno degli ultimi due è un poliziotto, l’altro è un delinquente, ci ho messo un po’ a distinguere. C’è una famiglia protagonista, solo che è divisa in due rami (o tre?), e uno è il cugino, l’altro il figlio, l’altro il nipote, l’altro il fratello (morto?), l’altra è la moglie che però prima era la fidanzata dell’altro, e anche qui ci sono una Linda, una Laine, uno Jacob, un Johan, un Johannes e una Jenny. Aggiungete che questi si muovono tra Västergården, Uddevalla e Kungsklyftan. E mi sono dimenticata il delizioso paesino di Fjallbäcka, che sarebbe la location principale…
Dice uno: eh, ma non hai letto Stieg Larsson? Eh, sì, che l’ho letto (e amato), ma lì quegli ostacoli non erano così alti, si superavano. Qui, mah (di nuovo).
C’è da dire che questa mia è un’edizione in e-book, e la Amazon (che la vende espressamente per il Kindle) si anche è dimenticata di fare il salto riga quando si cambia scena. Della serie che il bambino, nelle prime pagine, torna indietro di corsa, “della sgridata non gli importava più niente. Il sudore le appiccicava le lenzuola alla pelle. Si girava e rigirava nel letto”. Eeh??
Oppure c’è la Erica che si alza, va in cucina “a bersi la prima tazza di caffè della giornata. Sul posto regnava già un’attività febbrile”. Che lì ho pensato: in cucina? Tutti a fare il caffelatte e le uova strapazzate. E poi, no, di nuovo, si son dimenticati di fare il salto riga. L’attività febbrile era da un’altra parte. Questo per dire che io sopporto imperfezioni se un e-book lo scarico (legalmente) gratis, ma se me lo fai pagare, nell’edizione tua specifica, devi aiutarmi a leggerlo bene, no?
Dopodiché, uno: io non ho ancora capito perché i cadaveri iniziali erano lì; due: non ho capito perché alla seconda enorme cretinata che fa uno dei poliziotti (grasso, brutto e antipatico, scansafatiche e di scarso intelletto) lo tengono ancora lì perché faccia la terza; tre: non ho capito perché tutti i poliziotti sono scansafatiche, mangiatori di ciambelle e di scarso intelletto, tranne i due protagonisti e qualche poliziotta che però è in ferie (fa caldo); quattro: non ho capito perché i cadaveri iniziali erano lì (l’ho già detto?, lo ridico); cinque: ho prenotato una vacanza in Svezia perché, guardate, a luglio fa un caldo torrido che si muore, poi piove un giorno e poi di nuovo un caldone sperverso, è il clima per me.
In più, diciamo che intorno alla pagina 300 e passa comincia a diventare un giallo gradevole.



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