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È La Stampa, bellezza, e tu non ci puoi fare niente

Creato il 04 gennaio 2011 da Pim

E' la stampa, bellezza Ho bisogno di tempo per dare un ordine, una forma accettabile ai miei pensieri. Può succedere di avere degli impegni tali da costringermi a rimandare, ma è solo un alibi che squaderno senza crederci neppure tanto. La verità è che i miei neuroni sono corredati di un limitatore di velocità per gli impulsi nervosi.

Invidio forte le persone che riescono d’amblais a metter giù su carta qualunque riflessione li attraversi. Simenon componeva un libro la settimana, a mia madre occorrono cinque minuti per stendere la lista della spesa. Io mi prendo dei tempi biblici che Mosè con le tavole della legge era uno stenodattilografo a confronto. Sembro un elefante in sala parto, per sgravarmi occorrono borborigmi e lambiccamenti. Mi sono diagnosticato una sindrome ossessiva (cosa diceva Silvio Orlando in Il Portaborse a proposito di Manzoni?): sciacquo e risciacquo i panni nel Po come una lavandaia che, naturalmente, a treuva mai la buna pera.

Per giunta, patisco blocchi incredibili. Sono assolutamente negato per quei messaggi d’auguri che ci si manda a natale o in occasione di un compleanno. Non so mai cosa scrivere. Vorrei evitare le frasi fatte, fritte e rifritte, i luoghi comuni, le espressioni già frequentate, ma non mi viene in mente mai nulla di divertente. Anzi, non mi viene in mente proprio nulla. Tabula rasa. E ogni volta vengo accusato di non curarmi del prossimo…

Non è così. Non sono bravo ad improvvisare le bon mot che vorrei, che spesso arriva a busta ormai sigillata. Esprit d’escalier, lo chiamano i francesi: la battuta efficace arriva in ritardo, quando ci si ritrova già per le scale. E adesso che questo spazio riservato ai blog sta per chiudere (<< È La Stampa, bellezza, e tu non ci puoi fare niente >>), mi mancano le parole giuste. È strano salutarci e andare via così, pur sapendo che la ragnatela del web possiede mille filamenti e ci si può ritrovare ovunque. Sarà così, ed è confortante saperlo.

Ora passo il post al correttore automatico, e sto a vedere quanti vocaboli giusti corregge. Questa è la parte che mi diverte e mi fa disperare di più.

Eh eh. Lo dicevo io…


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