E le stelle. Le stelle. Le stelle. Le.

Da Naimablu

Turner, Storm clouds



Il cielo grida tra un tuono e l’altro. Silenzioso. Grida. Nessuno lo ascolta, ci sono i tuoni. Non vuole lo ascolti nessuno. Forse qualcuno sì. Qualcuno che non c’è più, anche se c’è. Ma il cielo continua a gridare. Ci sono i tuoni, loro sì. C’è anche qualcun altro dietro le nuvole. È buio. Tutto buio, tranne che in una ferita di luce. Il tempo di dire. Ahi! E non c’è, non c’è nessuno anche se c’è chi deve esserci. Dietro le nuvole. Grigioviolacenere. Soffia. Soffia via la cenere. Spolvera via il cielo. Tra un grido e l’altro. Le stelle in grande spolvero. Soffiate via dal vento. C’è anche lui. Con la cenere. Grigioviola e le nuvole scappano via. E le stelle stanno ad aspettare. La ferita di luce non c’è più. Ci sono le luci. Il tempo di dire. Shhh…non dir nulla e resta lì a guardare. Le stelle aspettano e ti trovano sempre, anche quando fai di tutto per non farti trovare. Le stelle. Le stelle. Le.
 


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