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E-Leggiamo – Un voto per promuovere la lettura

Creato il 25 febbraio 2013 da Philomela997 @Philomela997

Dal blog Diario di pensieri persi prendo spunto per suggerire un bell’appello, una Lettera aperta ai candidati alle elezioni politiche del 24-25 febbraio 2013.

Gentili candidate e candidati,

ci rivolgiamo a voi, che vi candidate a governare il Paese, chiedendovi un impegno concreto a operare nella prossima legislatura a favore del libro e della lettura.

Tutti gli indicatori di cui disponiamo mostrano l’esistenza di una stretta correlazione tra lettura dei libri e condizioni favorevoli a una migliore qualità della vita e al benessere complessivo della persona e delle comunità, non misurabile solo attraverso il PIL. Dove si leggono più libri si leggono anche più giornali, si va più spesso al cinema o al teatro, si ascolta più musica, si frequentano di più i musei. Non solo: la lettura di libri si combina positivamente anche con l’uso delle nuova tecnologie e in particolare di Internet.

Ancora: dove la lettura è abitudine più diffusa, in molti casi è anche più alto il reddito, è migliore la qualità della vita, la società è più coesa, sono maggiori la capacità di innovazione e la propensione alla crescita, è più forte la difesa della legalità, sono minori la corruzione, la criminalità e la discriminazione nei confronti delle donne. Secondo i dati diffusi dai pediatri di ‘Nati per leggere’, anche la salute e il benessere complessivo dei bambini traggono vantaggio dalla pratica dei genitori di leggere libri ai figli fin dai primi anni di vita.

Come mai allora le classi dirigenti italiane, con poche eccezioni, hanno prestato così scarsa attenzione al libro, alla lettura e ai loro luoghi, dalle biblioteche alle librerie, dalla scuola all’università e agli enti di ricerca? E questo proprio in un paese come l’Italia in cui la propensione alla lettura è più bassa della media europea. La responsabilità principale è dei tagli a scuola, cultura e università effettuati dai governi recenti.

Particolarmente pesante è la situazione nelle regioni meridionali, dove a una storica arretratezza si aggiunge la debolezza del tessuto delle biblioteche e delle librerie.

Occorre invertire le politiche di definanziamento che hanno drammaticamente colpito il mondo della cultura e della formazione: per avere servizi da paese civile, occorre investire come e quanto i paesi civili.

Forse una parte della responsabilità è anche dei lettori di libri, che fin qui non si sono fatti sentire, non si sono mobilitati su una questione che pure sta loro molto a cuore. Il 24-25 febbraio voteremo anche per questo, per eleggere deputati e senatori che condividano queste nostre preoccupazioni e si impegnino ad affrontare questi problemi.

L’Associazione Forum del Libro intende mandare un segnale forte al Parlamento che stiamo per costituire, al quale chiediamo di approvare una legge organica in materia, come hanno fatto altri paesi europei. Intendiamo portare avanti questa iniziativa insieme a tutti gli attori della filiera del libro, dagli autori ai lettori, dai bibliotecari agli insegnanti, dai librai agli editori, e a tutti coloro, singoli o associazioni, che sono impegnati sul terreno della promozione della lettura, cui chiediamo di collaborare alla elaborazione delle proposte, arricchendole col loro contributo, di unire gli sforzi e coordinare le iniziative, e di vigilare su come il nuovo Parlamento lavorerà su questi temi.

Per contribuire alla preparazione della legge, proponiamo ai candidati di tutte le liste un confronto a partire da cinque punti semplici ma importanti, che non hanno carattere di parte ma interessano tutti gli italiani. Cinque punti che dovrebbero entrare nella nuova legge, ma potrebbero anche essere oggetto di provvedimenti d’urgenza. Cinque punti che, assieme alle adesioni raccolte, invieremo al Presidente della Repubblica, ai Presidenti e ai Capigruppo di Camera e Senato, al nuovo Governo.

Testo completo

Si può firmare qui


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