E LO RESE SPECIALE... - Ademir Marques de Menezes

Creato il 14 settembre 2010 da Calcisulcalcio
Per la nostra consueta rubrica presentiamo un campione brasiliano, Ademir Marques de Menezes, ma a differenza dei campioni d'oggi, lui non mai lasciato il Brasile per cercare fortuna in europa, creando la sua storia in patria.
Lo rese speciale il primato di miglior goleador nei mondiali di Brasile '50, e di miglior goleador della Coppa America 1949, nella quale segnò una tripletta indimenticabile in finale contro il Paraguay, che valse l'oro alla sua nazionale.
Ademir è nato a Recife l'8 novembre del 1922, e morto a Rio De Janeiro l'11 maggio del 1996.
Iniziò la sua carriera nella sua città natale allo Sport de Recife nel 1940, dopo qualche stagione venne notato dal Vasco Da Gama e con la notorietà arrivò anche la nazionale.
Dopo un'asperienza profiqua nel Fluminense, tornò di nuovo al Vasco Da Gama al quale era legato affettivamente, e nel quale decise di terminare la sua carriera nel 1956.
Con la nazionale verdeoro si tolse molte soddisfazioni, infatti vinse come già sottolineato la Coppa America Brasile '49, oltre agli argenti nelle edizioni: Cile '45, Argentina '46 e Perù '53, ma visse anche quella che viene ricordata dalla storia del calcio come la disfatta del Maracana.
Infatti giocando i mondiali del 1950 in casa il Brasile di Ademir perse contro l'Uruguay nell'ultima gara del girone finale, un Brasile che sembrava invincibile dopo aver spazzato via Spagna e Svezia, ma contro ogni previsione l'Uruguay vinse per 2-1 alzando la Coppa davanti ad un intero paese in lacrime.
Conclude la sua esperienza in nazionale con la ragguardevole tabella reti di 32 su 39 gare, che per l'epoca in cui giocava era da mettere paura, occupando tutt'ora l'ottavo posto nella classifica dei brasiliani di sempre, insieme a Ronaldinho per intenderci.Al giorno d'oggi difficilmente ricordiamo campioni talmente legati alla propria maglia da scoppiare in lacrime come fece Ademir, sono rari, come rare sono le persone che restano una vita a giocare nel proprio paese senza interessarsi ai guadagni o alla bella vita.Ademir era un attaccante completo, veloce e con un tiro potente, con un buon colpo di testa e l'intelligenza di passare il pallone all'occorrenza, ma soprattutto era umano, come le lacrime che ha versato nella più cocente sconfitta della sua vita.
Guarda la compilation di gol di AdemirGuarda la Finale di Brasile '50di Cristian Amadei

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