L’abbiamo già scritto: non è che ci teniamo particolarmente a fare un blog antifa’ e anche quando trattiamo di temi legati all’antifascismo militante cerchiamo di farlo senza visioni preconcette. Certo, l’idea sarebbe quella di sviluppare un dibattito, ma se voi non commentate poi non vi lamentate.
Dunque: uno gira per la rete e può trovare strane cose, come questa:
Un simpatico corteo contro i crimini del comunismo (non capisco cos’abbia a che fare con l’unità d’Italia, ma immagino sia un limite mio) intitolato FOIBE, a dare retta al volantino. Citiamo da Piovono Rane, che fa notare l’anomalia di un ministro che sfila insieme a un centro sociale:
Per essere più precisi, il centro sociale in questione è una «comunità militante» in cui «si respira l’aria pulita del cameratismo» e che si batte «per il primato della gerarchia sull’assenza di regole, della fedeltà sul tradimento, della Patria sull’internazionalismo», «per l’Università dell’identità e della Nazione», e naturalmente «facce al sole e vite d’avanguardia».
Buona manifestazione, ministro Meloni.
E questo già basterebbe. Poi arrivo qui:
Scusa, come? Camerata? E mo’ ve state proprio a allarga’, però. Prendere uno dei fumetti più belli che l’Italia abbia prodotto e trasformare la creatura La reazione, giustissima e di pancia, più sensata sarebbe questa qui, dal blog di Luigi Bicco: “Corto Maltese un camerata? E Totò Schillaci no? E Sbirulino? E Tiramolla? Ma davvero davvero ancora non vi stancate di dire cazzate? Ancora? E che ci vuole per farvi capire che dovete trovarvi un lavoro serio? E lo so che è dura, in questo momento. Però almeno provarci.”
Una seria e documentata disamina della questione, ovviamente destituita di alcun fondamento, su Comicus: Non ho gridato“viva qualcuno”, rimane semmai l’unica fede politica di Corto.