Emma Bonino, Marco Pannella e Sergio Stanzani, a nome del Partito Radicale Nonvolento, Transnazionale e Transpartito e di Non c'è Pace senza Giustizia, in una dichiarazione ricordano il professor Cassese come il “giurista militante col quale oltre 20 anni fa avviammo quel lavoro che di lì' a poco, nel mezzo della guerra jugoslava e del genocidio ruandese, avrebbe portato il Consiglio di Sicurezza a creare i Tribunali ad hoc per la ex Jugoslavia e il Ruanda, e le Nazioni unite ad accelerare la stesura finale dello statuto della Corte penale internazionale”. Per i radicali Cassese univa le sue internazionalmente riconosciute doti giuridiche alla sensibilità di chi capisce che occorra “militare politicamente” per dare impulso alle riforme necessarie associandosi a mobilitazioni come quelle che i radicali transnazionali lanciarono fin dai primi anni '90 per rispondere “con la forza della legge alla legge della forza e dell'impunità” che vigevano grazie all'inanità della comunità internazionale.
Nell'archivio di Radio Radicale è possibile trovare molti interventi del professor Cassese in convegni e dibattiti e diverse interviste tra le quali ne segnalo due mie
Sulla dichiarazione unilaterale di indipendenza del Kosovo
alla luce del diritto internazionale, del diritto di autodeterminazione dei popoli e della risoluzione 1244 del Consiglio di sicurezza dell'Onu
Sulla morte di Slobodan Milosevic
avvenuta l'11 marzo 2006 in una cella del carcere internazionale di Scheveninghen