Immagine pseudo porno tratta dal film inserita per aumentare il numero di visite.
È nata una star? (Italia 2012) Regia: Lucio Pellegrini Sceneggiatura: Massimo Gaudioso, Lucio Pellegrini, Michele Pellegrini Ispirato al romanzo: È nata una star? di Nick Hornby Cast: Luciana Littizzetto, Rocco Papaleo, Pietro Castellitto, Cristina Odasso, Alice Torriani, Gisella Burinato, Antonino Bruschetta, Michela Cescon Genere: pop porno Se ti piace guarda anche: Nessuno mi può giudicare, C’è chi dice no"Ma proprio un figlio con Castellitto dovevi fare???"
Perché guardare un film italiano, oggi come oggi? Bella domanda. La prima risposta che mi viene in mente è: per farsi del male. Sadomasochismo puro. Non per fare di tutta l’erba un fascio, però una buona fetta dei film nostrani contemporanei possiede alcuni difetti in comune:1) Esteticamente i film italiani sono brutti. Sono visivamente miseri. Hanno una fotografia di qualità televisiva e con qualità televisiva non intendo HBO, ma fiction Rai/Mediaset. Eccezioni? Garrone, Sorrentino e pochi altri.
2) Sono recitati male. Il confronto con le produzioni americane, francesi e con la classe recitativa inglese sono spesso e (mal)volentieri impietosi. Le interpretazioni sono il più delle volte enfatiche, eccessive, sopra le righe, di stampo teatrale quando va bene, di stampo soap-opera quando va male. Quasi mai sono invece di stampo cinematografico. E se si fa cinema, non è un difetto da poco. Per non parlare di tutta una serie di comici e cabarettisti (ma è ancora da vedere se sono capaci a fare pure quello) che si improvvisano attori, ma non sono attori. Qualcuno glielo vada a spiegare.
"Fossi Sergio Castellitto, ti prenderei a schiaffoni dal mattino alla sera!"
3) Sceneggiature deboli, prevedibili, prive di idee. Persino nei film italiani migliori che mi è capitato di vedere di recente, come Reality di Matteo Garrone e Io e te di Bernardo Bertolucci, non abbiamo storie del tutto travolgenti o particolarmente elaborate o mai viste o una costruzione dei personaggi che scavi davvero in profondità. Sono script spesso zoppicanti e non del tutto riusciti, a cui solo i registi migliori sanno mettere una pezza con la loro classe.È nata una star? non fa eccezione e soffre dei primi due problemi, e anche di brutto. È girato in maniera piatta ed esteticamente non si distingue per qualità da una pubblicità televisiva. La recitazione è poi la nota più dolente: Luciana Littizzetto a me presa a piccole dosi sta anche simpatica. Un’ora e mezza di Littizzetto che prova a fare l’attrice, non riuscendoci un granché, diventa una situazione pesantuccia. Rocco Papaleo invece lo dico subito che non mi sta simpatico, proprio per niente, e quindi lui reggerlo un’ora e mezzo è stata un’impresa davvero gravosa. Direi quasi un'Impreza Subaru.
"Un film tratto da un mio libro recitato dalla Littizzetto, da Papaleo e
dal figlio di Castellitto? I'm laughing for not crying..."
Ma È una star? a sorpresa sul terzo punto dei difetti comuni ai film italiani ha invece a sorpresa qualcosa da dire. Non è che abbia una grossa sceneggiatura, no. Toglietevelo dalla testa. Ha però se non altro uno spunto di partenza intrigante. Oh, finalmente una buona notizia per l’Italia? Eh, insomma… lo spunto intrigante è tutto merito di Nick Hornby, che è poi il motivo per cui ho deciso di avventurarmi nella visione di questa pellicola. Proprio così. È nata una star? è tratto dal romanzo omonimo dell’autore inglese. Io ho adorato Alta fedeltà e About a Boy - Un ragazzo, questo suo libro invece non l’ho letto, però ero incuriosito di vedere cosa ne tiravano fuori con una commedia italiana. Com’è andata potete già immaginarvelo.
Keira Knightley brutta Cristina Odasso
Inghilterra batte Italia, once again.
(voto 4,5/10)