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E’ nato Indit360, un grande portale Italia-India

Creato il 15 gennaio 2013 da Milleorienti

E’ nato Indit360, un grande portale Italia-IndiaCari lettori, stamane ho avuto il piacere di essere fra coloro che hanno “tenuto a battesimo” Indit360il nuovo portale per tutti coloro che sono interessati ai rapporti Italia-India. Presentato oggi (15/01/2013) all’Università di Milano-Bicocca, Indit360 è una piazza virtuale dove rintracciare i propri connazionali e una bacheca dove trovare tutte le informazioni utili per chi si sposta tra i due Paesi. Indit360 scopre, recupera e categorizza le notizie di interesse per le due comunità, grazie ad una piattaforma basata sull’analisi dei dati, progettata ed implementata dai ricercatori dell’Università di Milano-Bicocca.

Indit360 (guarda gli screenshot della versione in italiano e della versione in inglese) è il primo portale con notizie di interesse per la comunità congiunta India-Italia (insomma noi, cari lettori: gli “inditians”); è una piazza virtuale dove rintracciare, grazie alla geolocalizzazione, i propri connazionali e una bacheca virtuale dove trovare tutte le informazioni utili per chi si sposta tra i due Paesi.

Nato dall’idea di Payal Aggarwal, una imprenditrice indiana col desiderio di rendere più semplice l’accesso alle informazioni per chi si trasferisce in una nuova nazione, il sito è strutturato in diverse sezioni: Indit news, che sfrutta il motore BIRBAL (Briliant-Information-Research-Bigdata-ALgorithm) per raccogliere in tempo reale le notizie dalle principali fonti internazionali; Inditiansdove conoscere i membri della community; Indit pointche raccoglie i luoghi di interesse indiani in Italia e italiani in India; Videolive channels, live streaming e video clips;Connexn ed expertl’area social del portale, dove costruire una rete di collegamenti e leggere i post degli esperti.

La piattaforma BIRBAL, interamente basata sull’analisi dei dati, è stata progettata e implementata dal gruppo di ricerca del professor Fabio Stella, docente di ricerca operativa presso il Dipartimento di Informatica, sistemistica e comunicazione dell’Università di Milano-Bicocca. Il sistema sfrutta modelli probabilistici e cloud computing per scoprire, tramite l’analisi di grandi quantità di dati liberamente disponibili su internet, quali siano le notizie rilevanti per la comunità congiunta India-Italia.

«Il nostro compito è stato di progettare ed implementare BIRBAL, una piattaforma interamente basata sui dati e che attualmente viene sfruttata dalla sezione news – ha spiegato il professor Stella che dallo scorso marzo lavora al progetto con il suo staff dell’Università di Milano-Bicocca –. Il sistema identifica le notizie che sono rilevanti per le due comunità, le recupera e le categorizza. In base alle nostre conoscenze è la prima volta che viene reso disponibile uno strumento informatico  di questo tipo per la comunità India-Italia. Si tratta di un portale che cambia radicalmente il modo di pensare degli utenti del web: non più una semplice selezione di informazioni, ma una piazza virtuale dove grazie alla geolocalizzazione è possibile interagire con chi in quel luogo c’è già stato, sfruttandone le tracce digitali».

Indit360 consente agli utenti di comunicare tra loro, conoscersi, interagire e raggiungere in modo efficiente i propri obiettivi.

«Vivo in Italia da più di 10 anni e in questo periodo mi sono resa conto di come sia difficile integrarsi in un Paese straniero – ha detto Payal Aggarwal, Founder di indit360 -. Quando cerco informazioni consulto solo tv e giornali indiani o inglesi. Questo non favorisce l’integrazione. È la regola del mondo, ma è più accentuata dove ci sono delle barriere linguistiche. Le comunità sono solitamente messe ai margini, ma con la tecnologia e con il progetto indit360 questo oggi può cambiare».

«Indit360 è un progetto realizzato tra Milano, Torino e Jaipur, e risiede su cloud server Amazon EC2 – ha spiegato Fabio Biccari, General Manager di indit360 –. Attualmente lavorano nella nostra azienda 5 persone, ma contiamo di arrivare entro la fine del 2013, tra informatici e addetti marketing, a venti unità».


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