E non potevate farvi i cazzi vostri?

Da Nina
- Ma ancora niente? -
- No -
- Ma sei sicura? Guarda bene -
- Ho guardato -
- E non hai visto nulla? Nemmeno un puntino? -
- No -
- Eh ma le gengive non si guardano con gli occhi, si sentono con le dita -
- Ho capito signò ma mica è un cavallo! -
- Ma che bel bambino! Quanto ha? -
- Otto mesi -
- Oddio come? Otto! Ma quanto è grosso! Pare un bimbo di un anno! -
- Lo so -
- E' enorme! -
- Ho capito -
- E quanti dentini hai? Eh? Fa vedere: quanti? -
....
- Non ne ha? -
- No. -
- Daaaai. Così grande e grosso e ancora manco un dente? -
- Su una cosa almeno se la prende comoda -
- Uh ma come è bello sto pupone! E come è grande! -
- Già -
- Dev'essere davvero pesante... Dai vedrai che camminerà -
- Vorrei vedere che resta così a vita -
- Beh, almeno gattona? Così ti alleggerisce un po' -
- No ancora no -
- Poverina ce la fai ancora a portarlo nel marsupio? -
- Lei che dice? Se ce lo porto si vede che... -
E ci si mette pure mia suocera, che quando lo tiene in braccio, ogni tre per due se ne esce con questa frase qui, ogni volta la stessa medesima, para para:- Mamma mia come pesi! Tu devi camminare presto eh! Come me che ho iniziato a nove mesi! Dai, forza, cammina! -Io mi immagino questa scenetta qua, con lei che impone le mani su Simone e lui, tipo Lazzaro, che comincia a camminare. Miracolo. Miraaaacolo.
Ma che è questa folle convinzione che c'ha la gente, che associa il camminare al sollievo? Come se da quel momento finissero tutte le fatiche. Ma che non le vedo le mie amiche che mentre io passeggio con pupo nel marsupio o nel passeggino, loro corrono dietro ai figli che si lanciano da ogni punto rialzato?
E così, a furia di tirarmela, è successo che da pasqua qualcosa si è smosso. Anzi no, si è smosso tutto. Tutto.Ha iniziato a mettere i denti, si si avete letto bene I dentI, plurale. Quattro per la precisione, due sopra e due sotto. E va da sé che è irrequieto, insofferente, lamentoso, lagnoso, piagnoso, addolorato, sconfortato, nervoso frascico, a tratti insopportabile. Ma la cosa peggiore è che si sveglia spesso la notte. Troppo spesso. E piange in preda al dolore e al fastidio, poro ciccio mio. E Lui, l'omo de casa, dopo la prima volta che si alza, e poi la seconda e la terza, sclera e io cerco di riportarlo alla ragione, che di notte è dura ragionare. La volta dopo sclero io e è Lui a ricordarmi che ci sono dei motivi più che validi. Però è una fatica che non si può dire, soprattutto perché va avanti così ogni santa notte. E pensare che aveva preso un buon ritmo (sarà arrivato a dieci giorni in tutto eh, che vi credete), si svegliava una sola volta verso le 4 per poppare e poi dopo la tetta crollava di nuovo beato fino alle 8, 8:30 della mattina. E noi, poveri illusi a dire: 'Sta crescendo, che bello!'. E pensare che avevamo pure rispettato la legge non scritta e non lo avevamo raccontato in giro. Ma ora sta mettendo i dentini, spero siate felici oh voi che non ne potevate fare a meno! Che se già prima c'avevo un figlio che non dormiva: riposava... adesso ciao proprio.
E poi ha iniziato a muoversi di più, a rotolare, a mettersi a pancia sotto, anche durante il sonno (che infatti si svegliava disorientato e piangeva) capitava che lo trovavamo a testa in giù nel lettino. E le esperte della situazione a dirmi 'Sta per iniziare a gattonare!'. Che per carità certo che è un passaggio emozionante per tutti, però non è che io morivo dalla voglia che accadesse subito. Soprattutto non in concomitanza coi denti, ecco.Non lo riconosco più, è diventato una furia, un bruco esaltato che va strisciando e spingendo con le braccia e la gamba destra - la sinistra la tiene ancora un po' rigida - per tutta casa. Pare un'ossesso, non sta fermo un attimo. Ricordo con nostalgia quelle due o tre volte che l'ho visto giocare sul suo tappeto, seduto composto e ho pensato che sicuro si trattasse dell'alba dei nove mesi, quando iniziano a differenziarsi dalla mamma e raggiungono la loro prima, piccola autonomia. Invece era solo una finta. 
Eccola la realtà, in tutto il suo splendore. Di notte ci sveglia in continuazione e ci frammenta il sonno in tanti piccoli inutili pezzettini, che messi insieme forse arrivano a 6 ore e di giorno ci mantiene attivi con la giostrina infinita del Mi Rode il Culo per i Dentini e perciò Vado Dove Voglio Io e Non Provate a Fermarmi che sbrocco.
La situazione ora è questa: ho un indemoniato che mi gira per casa, altezza spigoli, polvere, anfratti dove non batte il sole e si annida l'indicibile, che è attratto da ciò che schiaccia, tipo porte, cassetti e finestre - co sto caldo dobbiamo stare sigillati dentro! - che si lancia a faccia avanti spesso e volentieri e si fa uscire il sangue dalle gengive - gelando il mio nelle vene - che mi ramazza casa con la sola forza delle braccine e si porta dietro una pancia perennemente scoperta e gelata. Che si è fissato con le pantofole e le scarpe, sto feticista, che non puoi lasciarle in giro che inizia a correre strisciare come un lumacone invasato, fino a che le raggiunge e se le porta in bocca per limonarle. Schifo assoluto. Gliele levi e inizia a urlare, posseduto dal Demone della Ciabatta. Lo risistemi seduto e riparte in quarta, verso tappeti, fili elettrici, batuffolini di sporco, cosette microscopiche che vede solo lui e potrebbero risultare letali se ingerite. Lo rimetti seduto sul tappeto e inizia a strillare, si ribella e rotola di pancia e via, verso nuove avventure. Insomma un continuo tira e molla. Ride e Piange che non lo sa manco lui che deve fare. La notte non dorme e di giorno è spiritato. E io sono una e anche da sola e perciò sono sfinita, stremata. Certi giorni non ho un attimo per riprendere fiato. Anche se provo pena per te amore mio santo e lo so che soffri, riesci a  portarmi così al limite della sopportazione umana - come solo tu sai fare - che ti lascerei al primo che passa. Magari proprio il primo no dai... il terzo.Scherzo eh. O forse no.
La nostra giornata tipo, sperando sia bel tempo.La mattina passeggiatina, così ci distraiamo, lui dorme e si riposa, io mi stanco camminando, ma va bene così.Di nuovo a casa, preparo il suo pranzo tra le urla disumane del morto di fame. Pranza lui, poi pranzo io mentre lui frigna e si lamenta diosolosaperché. Avrà sonno (Lui!) visto  che la notte fa festa? Dopo pranzo ci mettiamo insieme nel lettone ed è il momento più bello, riesco a riposare un po' perché come si sveglia (sia mai che si fa più di 40 minuti, 1 ora filati)  lo attacco alla tetta e si riaddormenta. Lui, io no ma almeno metto il corpo in stand by e vi assicuro che già è tanto.Pomeriggio delirante, con lui che si sveglia col culo girato e va intrattenuto e nutrito, perché la tettaaoltranza non gli basta. Poi provo a cucinare, mentre insceniamo il teatrino del tappetone, che vi ho raccontato sopra. E poi finalmente arriva il padre, tra le 18,30 e le 19, momento nevralgico perché vicino alla cena, la fame incalza e il nano non ce la fa ad aspettare che sia pronto. Poi poco dopo crolla sfinito ed esausto, ma è solo un'impressione, un miraggio di tranquillità che durerà qualche ora, forse anche meno, perché poi... si ricomincia.
Capirete perché a me a 8 mesi andava bene ancora stile larva, avrei atteso senza problemi e ansie e se avesse fatto il salto di qualità dopo l'anno, non sarebbe stato certo un cruccio. Perché è vero, pesa ed è grande come un bimbo di un anno e perciò almeno su questo è stato precoce. Prima dove lo mettevo stava, certo coi suoi picchi di vivacità, ha sempre avuto una fisicità prorompente, ma almeno era gestibile, calmo, sereno e pacioso, mi affaticava comunque, ma adesso è davvero incontenibile: 4 Denti + gattonamento = la morte mia.
Per carità è una gioia vederlo crescere, evolvere, progredire sulla strada delle acquisizioni motorie e dell'indipendenza però, come dirlo senza essere scurrile? Signore ansiose di veder crescere i figli degli altri, potevate farvi un po' di cazzi vostri? Eh? 
Tutto questo perché volevo dirvi che mi dispiace se sono assente, ma come si sarà capito c'ho un po' da fare. Ma giusto un po' eh.Ah per la cronaca ora Simone è arrivato a misurare 75 cm e pesa sui 12 kg. Si lo so è grosso, non ditemelo anche voi che me ne rendo conto benissimo da sola ogni volta che devo alzarlo, lavarlo, cullarlo, portarlo, spingerlo, girarlo, spostarlo, sollevarlo...


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