Non c’è paese in Sardegna dove per il lungo periodo che precede il carnevale, non siano presenti le zeppole, sas zippulas, deliziose frittelle da assaporarsi calde, appena fritte. La tradizione vuole che siano fritte con lo strutto di maiale, in una padella molto ampia con l’aiuto di un imbuto . Si fa scendere la pastella nell’olio bollente , effettuando una spirale dal centro verso l’esterno della padella.
Le varianti sono molte, con o senza patate nell’impasto, a seconda delle località, noi vi proponiamo questa a base di zafferano.
Ingredienti:
1 kg di farina
300 g di patate lesse
50 g di lievito
5 uova
1 buccia d’arancia ed 1 di limone grattugiate
il succo di 4 arance
100 ml di latte tiepido
50 cl di acquavite
300 cl di malvasia o vernaccia
50 cl di liquore
un pizzico di zafferano sciolto nell’acqua tiepida
sale q.b.
olio extra-vergine di oliva per friggere q.b.
zucchero da spolverizzare q.b.
Preparazione:
Impastare in una terrina la farina, le patate, le uova, il sale, la buccia di limone e quella d’arancia, in modo da ottenere un composto ben sodo, aggiungendo eventualmente un po’ d’acqua se risultasse troppo duro.
Quando l’impasto è ben liscio, continuare la lavorazione, aggiungendo pian piano tutti gli altri ingredienti (succo d’arancia, acquavite, malvasia, sambuca, zafferano) a piccole dosi, alternandoli l’uno con l’altro.
Alla fine, incorporare il lievito sciolto nel latte tiepido e continuare a lavorare la pasta fino a quando risulta morbidissima e ben elastica.
Lasciare lievitare l’impasto, coperto da un panno, in un ambiente tiepido, per circa un’ora e mezza, sin quando si raddoppia il volume.
Friggere le zippulas nell’olio, che deve essere abbondante e ben caldo. Per buttarle nell’olio far passare la pasta attraverso un imbuto a bocca larga, in modo da formare delle lunghe frittelle a forma di spirale.
Lasciare che tornino a galla, girarle, toglierle dal fuoco quando sono ben dorate e lasciarle sgocciolare.
Servirle ben calde spolverizzate di zucchero.