Quando iniziai ad usarlo non ero propriamente felice, visto che alla
fine si tratta dell’ennesimo (già allora) sistema di messaggistica
istantanea. Utilizzando (come anche ancora oggi) soprattutto Gtalk e
Skype, avrei preferito che il popolo
si fosse mosso maggiormente in una di queste direzioni. Poi vabbeh, una
volta preso il via anche io ho iniziato a trovarmici abbastanza bene:
ho fatto anche l’abbonamento per cinque anni, così mi tolgo il pensiero
fino a luglio 2018. I gruppi e l’integrazione
con i media da allegare li trovo buoni, così come il collegarsi
direttamente alla tua SIM ed alla rubrica. Ma in questi giorni è
successo qualcosa che ha sconvolto alcune persone: Facebook ha comprato
(per 16 + 3 miliardi di dollari) tale applicazione. Boia,
neanche vi avesse stuprato la mamma. Quindi i primi piagnistei,
direttamente sui muri di FB del tipo “ommioddio, non userò mai più
Whatsapp! Facebook lo ha comprato e la mia privacy è a rischio. A
proposito caro, ecco la foto della serata di ieri mentre facevo
la troia con tuo zio”. E vabbeh, ci siamo abituati a gente che scende
in piazza con la maschera di V per Vendetta e poi pubblica ogni
movimento al cesso proprio sui social network. La cosa ganza invece sono
i blogger o i giornalisti di alcune testate che promuovo
a titoloni una debacle di Whatsapp che non ha senso di esistere,
sostenendo che ben 500mila utenti si siano già spostati altrove. Già,
peccato che Whatsapp ne registri almeno un milione di nuovi ogni giorno.
Ora ci manca che qualche scribacchino spinga, per
chissà quale oscuro motivo, la gente ad utilizzare un altro servizio.
Voi state male bimbi. La privacy… Per poi lasciare le nostre conversazioni ad altri servizi, o magari usare gli sms per contattare lo spaccino di fiducia. Ora che ho pagato per cinque anni, anche se ho speso molto meno rispetto a Zuckenberg, mi girerebbero le palle. Male che vada usate Gtalk o Skype no? O al limite la chat di FB....
Magazine
Quando iniziai ad usarlo non ero propriamente felice, visto che alla
fine si tratta dell’ennesimo (già allora) sistema di messaggistica
istantanea. Utilizzando (come anche ancora oggi) soprattutto Gtalk e
Skype, avrei preferito che il popolo
si fosse mosso maggiormente in una di queste direzioni. Poi vabbeh, una
volta preso il via anche io ho iniziato a trovarmici abbastanza bene:
ho fatto anche l’abbonamento per cinque anni, così mi tolgo il pensiero
fino a luglio 2018. I gruppi e l’integrazione
con i media da allegare li trovo buoni, così come il collegarsi
direttamente alla tua SIM ed alla rubrica. Ma in questi giorni è
successo qualcosa che ha sconvolto alcune persone: Facebook ha comprato
(per 16 + 3 miliardi di dollari) tale applicazione. Boia,
neanche vi avesse stuprato la mamma. Quindi i primi piagnistei,
direttamente sui muri di FB del tipo “ommioddio, non userò mai più
Whatsapp! Facebook lo ha comprato e la mia privacy è a rischio. A
proposito caro, ecco la foto della serata di ieri mentre facevo
la troia con tuo zio”. E vabbeh, ci siamo abituati a gente che scende
in piazza con la maschera di V per Vendetta e poi pubblica ogni
movimento al cesso proprio sui social network. La cosa ganza invece sono
i blogger o i giornalisti di alcune testate che promuovo
a titoloni una debacle di Whatsapp che non ha senso di esistere,
sostenendo che ben 500mila utenti si siano già spostati altrove. Già,
peccato che Whatsapp ne registri almeno un milione di nuovi ogni giorno.
Ora ci manca che qualche scribacchino spinga, per
chissà quale oscuro motivo, la gente ad utilizzare un altro servizio.
Voi state male bimbi. La privacy… Per poi lasciare le nostre conversazioni ad altri servizi, o magari usare gli sms per contattare lo spaccino di fiducia. Ora che ho pagato per cinque anni, anche se ho speso molto meno rispetto a Zuckenberg, mi girerebbero le palle. Male che vada usate Gtalk o Skype no? O al limite la chat di FB....
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