...e poi.....

Gustave Leonard de Jonghe, Changeable weather

....e poi ci sono quei piccoli frammenti di buonsenso, recuperati dallo specchio rotto della fiaba, conficcatisi nel tuo cuore nel momento stesso in cui dicevi "porta male", frammenti che invece riflettono il cielo, uno spicchio di azzurro che chissà come esiste ancora sotto il nuvolame grigio che chiamano inverno.

Riuscire a completare un faticosissimo modulo a puntate della burocrazia americana, dove la domanda più facile era il colore del pigiama che portavi da bambina quando hai avuto la varicella. E alla fine, quando hai premuto il fatidico tasto "Enter", dopo tutti gli avvisi e le minacce che se avevi sbagliato sarebbero arrivati John Wayne e Bruce Willis e Rambo e il settimo Cavalleggeri tutti insieme e ti avrebbero negato a vita l'ingresso nel mondo a stelle e strisce....e invece non è successo nulla, solo si è aperta una finestrina "Print" e tu hai detto: tutto qua?

Il gatto che viene ad accoccolarsi vicino a te, sotto le coperte. E non importa se non c'è proprio nessun altro essere umano intorno, che altrimenti mai si sarebbe sognato di venire da te...ma c'è, e fa tanto casa.

Goderti un filmone strappalacrime che poi per somma goduria è una serie in 5 puntate e te le vedi tutte e cinque di un sol fiato, senza aspettare cinque settimane, che poi ti dimentichi i nomi e i particolari....e poi forse anche se piangi un po' va bene, tanto lo fanno proprio per quello, per procurarti una scusa accettabile per due lacrimucce.

Un'amica appena uscita da una operazione importante che invece ha avuto il coraggio di prendere un aereo e di venire fin qua, per continuare a fare la sua vita di sempre; un bel sorriso stanco ed un aereo che (miracolo!) arriva in anticipo.

O piuttosto il miracolo è quel sorriso.