Mai aforisma fu più aforistico del famosissimo e pluri-citato
“nulla è più indispensabile del superfluo”
Queste paperelle di gomma lo sanno bene!
Ed anche Oscar Wilde, già allora, lo sapeva bene. E probabilmente, un giretto da jumbo, di tanto in tanto, lo avrebbe fatto anche lui. Così, per dare un’ occhiatina e pensare che sì, aveva proprio ragione. Perché in fondo in fondo, Oscar Wilde amava compiacersi!
Jumbo si trova alle porte di Burgas ed è un hangar grande circa un ettaro che ospita la più grande cineseria mai vista. Non parlo di sete o di antiche e leggere ceramiche da the (ahimè) ma di fatture contemporanee. Un grande magazzino ad alta concentrazione di plastica, sintetico, conservanti, coloranti nocivi e violazioni di norme CEE che la MAS se lo sogna! Jumbo è il regno del China Export: CE! Al di là di questo, vi sto parlando di un posto a tratti divertente che in qualche occasione si è rivelato persino utile! E vi spiego perché:
E’ un pomeriggio di una qualunque giornata infrasettimanale d’inverno. Non siete usciti tutto il giorno per evitare il freddo. Tu sei stanca perché lo hai intrattenuto tutto il giorno, ballando-colorando-impastando-prestando la voce a personaggi di varia natura – in alcuno momenti tutto contemporaneamente; il papà torna stanco ma affabile. Lui, l’Esploratore del caso, è nel pieno delle sue energie. Gioioso e vispo come non mai che all’arrivo del papà si è ringalluzzito tutto ancora di più.
Tra il metro e sessanta e il metro e settanta scatta lo sguardo d’intesa: JUMBO?!
Vai! Giubbotti – macchina – parcheggio. Le gambette inforcano il carrello pensato ad hoc con seggiolino. Parti. Inizi a girare a vuoto per i corridoi del famigerato magazzino fluorescente dove anche la radio in sottofondo è cinese (o bulgara, non ho ancora capito). I tuoi occhi all’inizio stentano ad identificare gli oggetti, poi pian piano mettono a fuoco. Cartoleria, maglieria, intimi, settore speciale a tema SanValentino/Natale/Pasqua/halloween/Hanukka, carnevale, pupazzi di gomma, peluche, cappelli, guanti, cucina, ferramenteria, borse, puzzle (anche 3D), fiori finti, vasi, bagno, scarpe, abbigliamento, cose per cani, tappeti, millebolle,
o g g e t t i s t i c a v a r i a…..
Visto?
Finito il Giro, come fosse una giostra, il carrello sarà pieno di cose che non pensavi ti servissero ed invece a vederle le hai trovate utilissime. Un po’ come le pantofole di ikea, che sono brutte e scomode ma alla fine finiscono nel carrello.
Papà un po’ più stanco e un po’ meno affabile; mamma sull’orlo di un attacco di agorafobia (disturbo che ho scoperto essere legato all’insonnia, per ora va’ un po’ così), ma!! Ne è valsa la pena, perché il risultato è ga-ran-ti-to.
Tornati a casa, il piccolo mangerà senza batter ciglio la cenetta sapientemente già preparata dalla sua mamma ad hoc ed andrà a dormire come un angioletto. Felice e con un giochino nuovo, che tanto, noi figli degli anni ottanta mangiavamo il pongo. E la mamma e il papà, grazie ad un semplice ed innocuo escamotage, una spaghettata tranquilla e un’altra puntata di Game of Thrones se la sono assicurata!
Il mio unico rammarico è strettamente legato alla consapevolezza del fatto che il Sig. Jumbo, di chi sia Oscar Wilde, non ne abbia la più pallida idea. Chissà se di notte dorme bene…
Vabè.
La vita è un’estate.
Pacman
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