Magazine Per Lei
Piccola incursione, non potevo proprio farne a meno.
Ecco i miei ultimi 15 minuti. Vado all'asilo a prendere il piccino, da ora in poi Pulce.
Lo trovo sdraiato per terra, tipo morticino, con lo zainetto e un sacchetto biodegradabile - si, di quelli fatti col mais ma che puzzano tremendamente - con dentro le scarpine nuove, i pantaloncini della tuta nuovi, calze e mutande. "Ho fatto tutta la pipì enorme dentro alle ssssscarpe nuove!" Esclama gioioso. Ok. Siamo gioiosi. Scarpe nuove e pantaloni nuovi? Si, ieri. Ma oggi del resto è un altro giorno.
Lo faccio rialzare, in qualche modo raggiungiamo la macchina, arriviamo a casa. Nel vialetto sotto casa gli dico 'Amore chiama papà che ti sta aspettando!'
Pulce: 'Pappààààààà Giugnano!!!! Pappààà Giugnanooooooo!'
Quell'altro ovviamente non sente.
Io: 'Amore chiamalo ancora...'
Pulce: 'Pappààà Ancoooooooraaaaaaaaaaaa! Uè, ma è sordo?'
Ok. Un classico. Come le vecchie barzellette 'Chiama l'ascensore' 'Ascensoooooooreeeeeeeeeeee!'. Ecco, lui è uguale. L'ascensore lo chiama a voce. Il papà, come capita.
Buon pomeriggio a voi. Il mio, è appena cominciato.
Simo
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