Mi sveglio da un lontano miraggio. Libero gli occhi da coperture d’amianto e le rivesto di una patina opaca che non faccia bolle d’aria. Ma quelle sono inevitabili. Seleziono gli oggetti più quotati e meno reperibili. Fraziono la dose di eccessi e di follie per lasciare spazio a concretezze e risvegli sani. Dimentico la mia giovinezza per miniaturizzare una vita futura di convinzioni e mature decisioni.
Mi siedo. Mi siedo e osservo. Guardo quel falso telegiornale con fare da falco, aguzzando la vista così da poter cogliere le giuste trasparenze. Vedo oltre ma sempre e solo quello che con la mia esperienza riesco a vedere. Quella che non avevo qualche anno fa, quella che avrò tra qualche anno.
Accanto a me ci sono un poeta latino, un filosofo tedesco, uno scrittore del XX secolo e una bottiglia d’acqua.
Tra respiri tesi e tersi inspiro quello che ho e che mi resterà. E proprio adesso mi viene da pensare al futuro. Dal basso dei miei Vent’anni o giù di lì, ho maturato un gentile sproloquiare su eventi e fatti passati, presenti e futuri. La mia mente cavalca neuroni e sinapsi dando impulsi sempre diversi, nuove soluzioni che meglio si adattano al mio stato d’animo. E immagino la mia casa, il mio lavoro, la mia famiglia.
Oggi mi sono espresso forse per la prima volta cercando di dare prova di saggezza, volendo essere rassicurante nei confronti di chi mi sembrava bisognoso di appoggio. Ho detto che questo dovrebbe essere il momento opportuno per scegliere le persone che ci accompagneranno per tutta la vita. Ora sarebbe necessario fare una cernita: capire chi sarà che un giorno potrà darci soddisfazioni. Non parlo di un amore, ma di un amico, di una cerchia di amici: qualcuno con cui condividere qualcosa di speciale come la nascita di un figlio, le gioie di un matrimonio, i problemi “veri” della vita.
Sono un tipo attaccato alla famiglia piuttosto che alle amicizie. Ho imparato a immergere sostanze nocive nella birra e berne il gusto di sfogo senza zucchero anche da solo. Ma ho anche realizzato che una rondine non fa primavera, che un papavero può anche essere basso, che la realtà è divisa in sezioni di colori, che il mondo è sterminato e che un sorriso fa morire il tempo.
Nel mio cuore ho fatto una scelta e ho deciso chi sarà lì anche contro la sua propria volontà. Sono coloro che mi hanno emozionato con l’energia, la carica, lo sguardo, il pianto; ma anche con la fermezza, la dolcezza, l’altruismo.
E proprio adesso ho capito che se non mi hanno abbandonato fin’ora, non lo faranno più.