Sulla base delle esperienze fatte nella metropolitana di Seul, Tesco rilancia all'aeroporto londinese di Gatwick il concetto del poster che in realtà è un supermercato - perché permette di fare la spesa e vedersela recapitata a casa.
Il concetto è quello di un "supermercato virtuale" - mentre si attende il proprio aereo, con lo smartphone si mettono in un carrello virtuale i prodotti, riprendendone i codici a barre.
La consegna sarà a domicilio - e la spesa si può fare in anticipo anche di tre settimane, in modo da tornare dal viaggio e non avere la sindrome da frigorifero (reale) vuoto.
Sono stati attivati quattro poster per i prodotti freschi e sei per quelli a temperatura ambiente...per un totale di un'ottantina di prodotti disponibili. Il costo dello spazio media in un ambiente così costoso come quello dell'aeroporto, sarà giustificato dai volumi d'affari? E ci sarà un impatto positivo sulle vendite nei PV tradizionali grazie ad un effetto di branding (difficile misurarlo, ma credo che sarà uno dei principali obiettivi del test di due settimane effettuato in Inghilterra...) - considerando che il target è ampio, circa 30.000 persone al giorno che passano di lì...
[Branding & Marketing Blog / Venturini]