E questa sarebbe la svolta a sinistra? Ma mi faccia il piacere! Svolti a destra e prenda il treno. Totò.
Creato il 16 maggio 2012 da Slasch16
Al gioco del massacro partecipano tutti i più grandi quotidiani nazionali, i più diffusi in testa, giocando in modo particolare con i titoli perchè, negli articoli qualche verità affiora.
Tutti uguali, tutti senza rispetto per la parola data, tutti insieme nel cesto per farli marcire tutti. Le mele di tutti i colori, quando marciscono, diventano tutte marroni, uguali. Come volevano Gelli e Berlusconi.
L’ultimo nel mirino è Pisapia con la storia del Macao, lo sgombero avvenuto ieri da parte delle forze dell’ordine.
Non sto nemmeno a spiegare le leggi, come funzionano, tanto per chi non ha capito o non vuole capire è inutile, altrimenti non avrebbe abboccato all’amo di Repubblica e di, quasi, tutti gli altri.
Pisapia ieri è stato a parlare con gli occupanti del Macao, Radio Popolare ne ha mandato in onda la registrazione, e Pisapia ha ringraziato il collettivo culturale per averlo coinvolto, tirato per la giacca, come aveva chiesto lui quando è stato eletto. Ha anche garantito che fornirà un luogo, pubblico, dove potranno continuare a fare cultura e politica, ma questo nessuno l’ha detto.
E poi c’è l’web, partito all’attacco senza nulla sapere, senza nemmeno aver ascoltato direttamente gli occupanti come ha fatto Radio Popolare, l’importante è dare addosso Pisapia, farlo passare per quello che rappresenta la vecchia politica, quello che predica bene e razzola male.
La palla di neve è diventata una valanga di ignoranza, colpevole ed innocente, a chi piace mescolare nel torbido non sembrava vero di sputare addosso alla politica, ad un politico, senza nemmeno informarsi.
Io ho votato Pisapia ma non ho mai pensato che fosse il salvatore della patria milanese, ho sempre pensato che sarebbe stato investito da unna marea di problemi sia politici che economici, insomma che la realtà ereditata non sarebbe per nulla affrontata facilmente.
Non so per quale motivo i maggiori quotidiani nazionali stiano al gioco del sistema, anzi no aggiungo di più, sposino il metodo del piduista Berlusconi sullo sputtanamento generale della politica, ha vinto nel 94 con l’antipolitica ed abbiamo visto i risultati.
Adesso, a chi tirano la volata?
La domanda è brutta ed interessante è la risposta che è bella e impossibile. Per adesso.
Purtroppo, anche chi una volta era di sinistra e adesso è incazzato con tutti, si scatena in commenti, critiche, spunti che non hanno ragione di essere, di esistere. L’importante è fare casino, essere contro senza nemmeno chiedersi: contro chi?
Non ci si fida più di nessuno, chiunque scriva è in malafede, perchè c’è il nuovo che avanza, il futuro, quello che non è di destra e non è di sinistra ma che è oltre, avanti e non obsoleto come quei rompicoglioni di comunisti del secolo scorso.
Tanto il capitalismo, la borghesia, da secoli è abituata a lasciarli sfogare anzi alimenta il fuoco nella speranza che si brucino da soli, ne rimangano meno.
Tempo 5 anni se non si prende atto che il vero problema è il capitalismo parassita e speculatore e che l’unico modo di combatterlo è con le idee, gli ideali della sinistra, non quella oltre quella che conosce le sue radici e la storia del sindacato e del movimento dei lavoratori, i così detti proletari che nessuno sa più cosa siano.
Sono quelli che vivono del proprio lavoro, con la tuta o con la cravatta, tutti loro.
Dicevo tempo 5 anni se non si capisce questo tutto sarà come prima, avremo cambiato tutto per non cambiare niente, saremo ancora qui con lo spread, il debito e la disoccupazione e chi avrà un lavoro a tempo indeterminato o precario sarà comunque sottopagato.
Ieri, siccome nel web montava la protesta contro Pisapia, molti si sono trovati con migliaia di mi pace, in modo particolare i quotidiani di maggiore influenza, Corriere, Repubblica, Il Fatto.
Peccato che, come si dice a Milano quando uno fa una stronzata, non si siano resi conto di avere pestato una merda.
Come vuole il regime.
Calma e gesso diffidate dalle imitazioni, non sempre essere in tanti significa avere ragione.
Aspetto con ansia che il metro svizzero della partecipazione e della politica milanese esprima il suo voto.
Il maestrino dalla penna rossa.
Pisapia ai ragazzi di Macao: “Vi darò ex Ansaldo”
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