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E questo che cos’è? Il polo sanitario di Soresina, senza un’insegna

Creato il 14 agosto 2013 da Cremonademocratica @paolozignani

Sarà un’azienda come le altre, però manca l’insegna che tutte mostrano fieramente. Siamo nell’area industriale di Soresina, o meglio commerciale e artigianale e davanti a una società di logistica situata lontano dalle vie principali di comunicazione (perché? Lunga storia che risale a quindici anni fa!) ed ecco il fabbricato del mistero.
Sai che quello è il polo sanitario di Soresina se te l’hanno detto, se il medico di base ti ci ha indirizzato, se sei di Soresina o se chiedi ai passanti. Non appare tuttavia alcuna insegna, nemmeno una scritta, un avviso, nulla. Edificio anonimo. Ostello? Albergo?
Uno sguardo più attento individua un’auto della nota associazione Soresina Soccorso, oltre a un cartello della stessa associazione. Cerchi un’altra indicazione e ne trovi una, defilata in un angolo, che segna la via ahimé verso la camera mortuaria.
Devi avvicinarti all’ingresso per scoprire un avviso.
È lui, il polo sanitario Robbiani. Si sono combattute battaglie politiche spaventose per questo piccolo polo di servizi sanitari.
Ne valeva la pena?
Amilcare Robbiani fu un benefattore e donò, con altri benefattori e l’aiuto di tanti, un ospedale vero e proprio, ormai chiuso, situato in via Robbiani 7, al centro della cittadina.
Lo stabile sarà venduto e trasformato non osiamo pensare in che cosa. Amilcare Robbiani, il cui busto s’intravede da una finestra del primo piano, aveva certo ragione, come gli altri generosi signori e signore che lasciarono beni e sostanze per l’ospedale purtroppo chiuso: a Soresina e circondario un ospedale serviva e serve. Che si salvi almeno l’ospedale di Crema.

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