Con l’arrivo e la diffusione dei tablet si era iniziato a parlare (tanto per cambiare) della “morte” degli ereader, cioè dei device di pura lettura e a inchiostro elettronico. Ne avevo già parlato in questo stesso blog tempo fa quando in effetti tutto faceva pensare ad un progressivo declino degli ereader puri a vantaggio dei più fascinosi e multitasking tablet (per un confronto tra le due modalità di utilizzo, qui potete trovare un articolo breve ed esaustivo).
A quanto pare, però, i vantaggi di una lettura più concentrata, non retroilluminata, il peso leggero e la batteria più resistente sono risultati fattori determinanti a tal punto che non pochi possessori di tablet si stanno interrogando se sia opportuno comprarsi anche un ereader, magari per Natale, periodo in cui i device per la lettura digitale saranno ancora una delle prime opzioni per molti; puntuali infatti appaiono in queste settimane i nuovi apparecchi prodotti dai “soliti noti” che ormai, è inutile negarlo, detengono il grosso del mercato internazionale, Italia non esclusa. Voglio quindi proporre qui una una rapida sintesi di ciò che si può trovare nel web riguardo i vari Kindle, Kobo, Nook e Sony, i quattro marchi che si spartiscono il grosso del mercato degli ereader.
Iniziamo con il Kobo, distribuito in Italia da Mondadori e che sembra il competitor più agguerrito e credibile del Kindle, vero grande protagonista nel settore, nel nostro Paese come in gran parte del mondo. Due i modelli che saranno presumibilmente i più richiesti: il Kobo Touch (qui un’ottima recensione) e il Kobo Aura (potete scoprirlo nel dettaglio qui e qui), di cui già si parla come del più pericoloso concorrente del Kindle Paperwhite.
Il device su cui punta quest’anno Amazon è appunto il Kindle Paperwhite, che nella sua nuova edizione sembra in effetti avere pochi rivali, dal punta di vista puramente tecnico: ne trovate dettagliate recensioni qui e qui, con tanto di foto e video. Se poi volete invece saperne di più sul Kindle in generale (perché si chiama così? Qual è la storia della sua irresistibile ascesa?) trovate un’efficace sintesi in sei punti qui. Chi invece vuole capirne di più su ereader e tablet made by Amazon, qui trova un confronto tra il Fire HD e il Paperwhite.
Passando a Sony, la recensione più recente e competente che ho trovato della sua ultima creatura (il PRS-T3) è qui, e devo dire che probabilmente deluderà un po’ gli appassionati di questo marchio,, anche se il prezzo è (finalmente) molto competitivo e potrà essere un fattore da non sottovalutare.
Infine, il Nook. Come si sa, l’ereader di Barnes & Noble non se la sta passando troppo bene, dopo un inizio piuttosto promettente. In questa interessante video-recensione (ma integrata anche da un testo esplicativo e sintetico) fatta per il Guardian, la scrittrice Natalie Haynes lo sembra preferire ai summenzionati device (probabilmente più per la particolare propensione della signora per un oggetto che “assomiglia a un giocattolo, caratteristica che secondo me esprime bene il senso della lettura come passatempo piacevole e non come un peso”). Resta però il fatto che lei è una soddisfatta, felice e fedele lettrice sul suo iPad mini, che a quanto pare non scambierebbe con nessuno degli ereader da lei analizzati e testati. La retroilluminazione non la disturba, e volendo, può scaricare sul suo tablet le app di Kindle e Kobo e leggere tranquillamente anche ebook pensati per i relativi device.
La cosa che emerge da queste letture è che comunque ce n’è per tutti i gusti, per tutte le tasche e per tutte le abitudini e le esigenze di lettura. Basta solo voler leggere.Vi lascio con due link extra, a proposito di abitudini di lettura ed ebook: il primo è un articolo intitolato proprio E-book are changing reading habits, mentre il secondo è sulla prima biblioteca al mondo solo di ebook. Spaventoso? Non credo, a patto che si legga e si spinga la gente a farlo.