Il termine “storia” forse significa che quello che accade oggi è già accaduto nel passato, e riaccadrà nel futuro.
La dimostrazione di questo assunto la ritroviamo in un fatto di un passato molto lontano, avvenuto nel 664 a.c. .
In quell’anno i Greci di Siracusa, alla ricerca di un punto strategico con il quale controllare tutte le città Greche della zona, decisero di percorrere la mare monti in direzione Monti Iblei. Esattamente come i Siracusani di oggi (2013 d.c.), passarono “liscio” da Canicattini, puntando direttamente su Palazzolo. Se allora ci fosse stata Canicattini con un Sindaco, ed avesse deliberato il controllo elettronico della velocità, i Siracusani avrebbero dovuto rallentare, (quindi camminare a passo d’uomo) ed accorgersi di questo eccezionale lembo di terra. Avrebbero costruito qui’ il Teatro Greco e magari Platone avrebbe potuto realizzare la sua Repubblica, in prima fila alla porta degli Iblei, altro che Dionisio il vecchio…
Colgo l’occasione per salutare gli amici e lettori di tutte queste stupidaggini, perché inizia il semestre, forse l’anno, sabbatico.
Desideravo lasciarvi e farvi partecipi di un dubbio atroce che mi assilla da tempo. Mi piacerebbe conoscere cosa ne sarà di Canicattini tra 100 anni, cioè quando chi oggi vive il presente non ci sarà più, per capire se siamo stati capaci, come i nostri antenati, di lasciare inalterata, uguale a stessa la nostra città, oppure siamo stati più bravi distruggendola.
Chissà se i nostri pronipoti saranno ancora “jannattini percia zucca”
Paolo Giardina
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