Tranquilli non ci sono cicogne in arrivo oltre la Manica. O almeno, per il momento non ci sono novità. Ma è un dato di fatto, se la coppia felice avesse una primogenita femmina, questo potrebbe essere un vero problema. Esattamente come in Spagna anche nel Regno Unito, le donne infatti posso accedere al trono, ma a patto di non avere fratelli. Alle ragazze non basta essere primogenite, come accade invece in Belgio, Paesi Bassi, Norvegia, Svezia e Danimarca, nella loro linea non ci devono essere maschi. Attualmente e stante la Costituzione del 1978 se la piccola Leonor avesse un fratellino questo diventerebbe automaticamente l’erede al trono con molto imbarazzo di chi si batte per le pari opportunità. Stessa cosa a Londra, ma a quanto pare sull’isola ci sono delle avvisaglie di cambiamento perché William e Kate potrebbero non voler attendere le calende greche per diventare genitori e come noto molte cose si possono decidere in anticipo, ma il sesso dei neonati è ancora, per fortuna, un evento del tutto casuale ed imprevedibile.
Ad ogni modo il fatto è questo, nei giorni scorsi la Camera dei Lord ha votato il Sovereign Grant Bill, la legge sulle sovvenzioni al sovrano, ultima tappa prima della sua entrata in vigore. Nel giugno scorso il documento era stato approvato dalla Camera dei Comuni e prevede, fra l’altro, una riduzione del 10% circa dei contributi versati alla Regina ed alla sua famiglia, ma non c’è da temere per The Queen la quale nel biennio 2013-2014 potrà contare su una rendita di circa 35 milioni di sterline.
Vile denaro a parte, il Sovereign Grant Bill contiene una piccola rivoluzione. La riforma infatti ha permesso di dare una spintarella alla modifica dell’arcaico principio della primogenitura maschile. In effetti però bisogna leggere fra le righe.
Tutto è legato ai ducati di Lancaster e Cornovaglia, da cui proviene la maggior parte delle rendite reali; il ducato di Lancaster tradizionalmente appartiene al sovrano o alla sovrana, mentre quello di Cornovaglia con tutte le sue ricche terre viene attribuito esclusivamente al primogenito maschio del re o della regina. Per capirci quando Elisabetta era principessa ereditaria non aveva diritto alle rendite del ducato di Cornovaglia perché era l’erede al trono, ma era anche una donna e quel ducato può passare solo in linea maschile.
Complicato, forse, ma con la nuova legge tutto è stato cancellato con un colpo di spugna. D’ora in poi quella che il Cancelliere dello Scacchiere ha definito una “anomalia storica” non esiste più e non si tratta solo di una modifica tecnica e finanziaria. Per la prima volta in 250 anni viene modificato lo statuto delle donne all’interno della monarchia, e molti auspicano che sia solo il primo passo.
In effetti in base all’Act of Settlement del 1701 gli uomini hanno la preminenza e una principessa anche se più grande dei suoi fratelli deve semplicemente lasciare il passo ai maschi. E’ successo alla principessa Anna, secondogenita della regina e maggiore dei fratelli Andrea ed Edoardo, ma oggi decima nell’ordine di successione al trono.
Secondo il vice Primo ministro Nick Clegg, che aveva affrontato la questione all’epoca delle nozze di William e Kate, è ora di apportare delle modiche alla legge di successione, ma il Primo ministro David Cameron frena gli entusiasmi e parla di problemi più gravi da mettere in agenda.
In attesa di un erede i duchi di Cambridge continuano a vivere la loro esistenza di coppia “quasi” normale, lui nella sua base della Raf dove guida elicotteri da ricerca e soccorso, lei impegnata a prendere confidenza con i riti della monarchia. I due sposini, per il momento, non vengonmo usati a tempo pieno ed hanno circa un impegno ufficiale al mese, come qualche settimana fa quando hanno inaugurato una nuove struttura del Royal Marsden Hospital nel Surrey dove sono stati accolti da una folla festosa. A quanto pare la notte precedente alla visita William, che era di turno ed è stato impegnato in una missione di soccorso, non aveva dormito, ma poiché il dovere prima di tutto, non ha voluto deludere le attese dei piccoli pazienti dell’ospedale.
Nel frattempo Kate sta seguendo, su richiesta dello stesso William, una formazione speciale in modo da familiarizzarsi con le istituzioni britanniche, con il Governo ed i media. Insomma quello che Diana non aveva avuto. Di recente, inoltre, il palazzo di Saint James, ha reso noto che la duchessa di Cambridge presiederà la fondazione creata dai principi William e Harry e che concede aiuti e sostegni ai militari britannici feriti durante le missioni all’estero.
Nelle tre foto qui sopra William e Kate in visita al Royal Marsden Hospital
Già che ci siamo vi ricordo che sabato 15 ottobre alle 13 e 15 sarò ospite di Maria Teresa Lamberti nella tramissione “Doppio femminile” su Radio 1 Rai. Parleremo di regine e principesse e delle ragazze che sognano il principe azzurro partendo da alcuni personaggi del mio libro 101 storie di regine e principesse che non ti hanno mai raccontato edito da Newton Compton. Noi saremo in studio a Roma, mentre a Milano ci saranno Jo Squillo, la co conduttrice del programma insieme allo stilista Lorenzo Riva. In collegamento telefonico Antonio Mancinelli giornalista di Marie Claire.
Domenica 16 ottobre presentazione del libro da IoBook in via Fratelli Bandiera a Senigallia.