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E’ solo una questione di abitudine

Creato il 17 settembre 2010 da Idl3

Chi ha o ha avuto un cane sa quanto questi siano animali abitudinari, gli uomini non sono da meno, anzi, siamo ancora piu’ abitudinari. L’abitudine diventa certezza, e dunque sicurezza. Se siamo abituati a fare una cosa, diventiamo bravi e ci viene facile fare quella determinata cosa. Se avete provato per lavoro o per hobby a fare lavori manuali di artigianato, sapete che l’abitudine crea esperienza e manualita’.

E’ solo una questione di abitudine

Nel campo tecnologico in generale e informatico in particolare, e’ la stessa cosa. Un determinato sistema operativo diventa piu’ facile perche’ siamo abituati a usarlo. Mi e’ capitato di dover configurare la connessione wireless di un portatile con Windows 7 dopo circa un anno durante il quale non ho avuto a che fare con questo sistema operativo, ho avuto difficolta’ a capire da dove iniziare, mentre con GNU/Linux ormai so cosa cercare, cosa scrivere, ecc.

E’ solo una questione di abitudine
Dunque e’ solo una questione di abitudine, date un computer con GNU/Linux a un bambino che non abbia mai avuto a che fare con un computer, provate poi a sostituirgli il sistema operativo con uno proprietario. Avra’ difficolta’ ad adattarsi al nuovo sistema (proprietario), trovera’ molto piu’ semplice il precedente (GNU/Linux). Questo e’ uno dei motivi per i quali e’ indispensabile riuscire a portare il software libero nelle scuole. Se questi bambini e ragazzi si abituano ai sistemi operativi proprietari, tra le altre cose [1], non ci libereremo mai della credenza popolare secondo la quale Windows e’ facile GNU/Linux e’ difficile. Piu’ in generale, occorre portare il software libero in tutte le strutture pubbliche, in tutti gli uffici di tutti gli enti pubblici (poi a casa sua e nelle aziende ognuno e’ libero di usare il software che preferisce).

A Giugno di quest’anno Carlo Piana ha pubblicato un articolo sull’International Free and Open Source Software Law Review (IFOSS L. Rev.) che si intitola “Italian Constitutional Court gives way to Free-Software friendly laws“. L’articolo parla di una recente pronuncia della Corte Costituzionale circa la legittimita’ costituzionale ad accordare preferenza nelle gare di appalto a programmi sotto condizioni di Software Libero. Date le caratteristiche del software libero gli enti pubblici hanno dunque il diritto di preferirlo a quello proprietario.

E’ solo una questione di abitudine
SOFTWARE LIBERO OVUNQUE – Le difficolta’ tecniche esistono (alcune tipologie specifiche di software proprietario non sono di facile sostituzione con il software libero), ma tutto il resto e’ solo dovuto all’abitudine, che ingenera timore verso cio’ che non si conosce e una sorta di sicurezza per cio’ che gia’ si conosce. Rompere questa diffidenza non e’ facile, alcuni pensano che Canonical con Ubuntu ci potra’ riuscire. Io ritengo che in certi casi possa piu’ una piccola spinta dall’interno che una grossa campagna di marketing dall’esterno.

Anche perche’ nelle nostre pubbliche amministrazioni e’ piu’ facile che i cambiamenti arrivino dall’interno, ad opera di un coraggioso dipendente, magari ben consigliato da un suo amico o conoscente. L’abbiamo visto e lo continueremo a vedere, esempi di persone che si impegnano attivamente per la diffusione globale del software libero, cominciando dalla loro piccola realta’ locale. Ma sul coraggio di cambiare il Mondo dall’interno ho gia’ scritto.

Approfondimenti:

[1] Bisogna poi considerare il valore pedagogico, il messaggio educativo che contiene il software libero, la condivisione, la collaborazione, la sperimentazione e lo stimolo alla scoperta, allo studio e alla curiosita’. []


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