Quarto capitolo della trilogia in cinque libri di Douglas Adams, Addio e grazie per tutto il pesce è delirante, come i precedenti, divertente come il primo, e sospeso come solo un quarto capitolo può essere.
Ho ancora un leggero mal di testa perché seguire Arthur Dent e Ford Prefect non è mica una cosa semplice, se poi continuano a viaggiare avanti e indietro anni luce, peggio di peggio.
L’unica cosa che puoi fare è cancellare ogni tua opinione, anche sulla fisica stessa, e credere a quello che stai leggendo. Perché è sicuro che ci troverai la verità.
Così come trovi la verità nella Guida Galattica per Autostoppisti. (è un tablet! Praticamente è un tablet. E hanno anche il coraggio di dire che Adams non è fantascienza)
Signori, un annuncio importante. Questo è il volo 121 per Los Angeles. Se oggi nei vostri programmi non è incluso un viaggio a Los Angeles, questo è il momento giusto per scendere dall’aereo.
Io lo avrei scritto a caratteri cubitali all’inizio del primo libro, ché ormai arrivati a questo è difficile fermarsi.
Al prossimo e ultimo capitolo, DNA!
![È sopra le nubi che la luna illumina veramente la notte [Addio e grazie per tutto il pesce] È sopra le nubi che la luna illumina veramente la notte [Addio e grazie per tutto il pesce]](http://m2.paperblog.com/i/290/2900987/e-sopra-le-nubi-che-la-luna-illumina-verament-L-ca4yZW.jpeg)
Titolo: Addio, e grazie per tutto il pesce
Autore: Douglas Adams
Traduttore: Laura Serra
Edizione: Mondadori, 2012, Kindle
