Quando le Fdc scoprono che un loro scienziato, Charles Boutin, le ha tradite, alleandosi con le popolazioni aliene per poi fuggire inscenando un maldestro suicidio, la situazione precipita; per scongiurare l’annientamento bisogna adottare delle soluzioni drastiche e forse proprio un errore commesso dallo scienziato può consentire agli umani di salvarsi. Boutin infatti, prima di scappare facendosi credere morto, era riuscito a trasferire una copia della sua coscienza in un computer, ma poi aveva dimenticato di cancellarla. Il piano delle Fdc è dunque quello di creare un soldato, Jared Dirac, che abbia non solo il Dna di Boutin, ma anche la sua stessa coscienza, così da recuperare i ricordi del traditore, scovarlo e sconfiggere l’alleanza aliena. Inizialmente il piano non sembra funzionare, ma a poco a poco la coscienza di Boutin comincerà ad affiorare e Dirac dovrà fare i conti non solo con i ricordi di una vita che non ha mai vissuto, ma soprattutto con la nascita inaspettata di una sua propria coscienza, che lo spingerà – e fino alle estreme conseguenze - a compiere scelte molto diverse da quelle dello scienziato.
John Scalzi (1969) dopo un esordio come giornalista, si è dedicato alla scrittura e ha vinto il John W. Campbell Award 2006 come miglior scrittore esordiente. Il suo primo romanzo Morire per vivere pubblicato da Gargoyle nel 2012 è stato nominato al premio Hugo Award come miglior romanzo dell’anno e i diritti sono stati venduti in più di quindici Paesi. Della produzione successiva, oltre a Le Brigate Fantasma, ricordiamo The Last Colony e Zoe’s Tale. Scalzi è stato consulente creativo per la popolare serie televisiva di fantascienza Stargate Universe; dal 2010 è presidente della Science Fiction and Fantasy Writers of America, prestigiosa organizzazione che assegna il Nebula Award.
Incuriosito Sandy accetta di scrivere il pezzo e comincia un viaggio per l'intero paese, sulle tracce di chiunque sia in grado di fornirgli delle indicazioni per scoprire cosa si nasconda dietro gli omicidi di Lynch e Hobbins. Ben presto, però, la lunga peregrinazione di Sandy diventa un'occasione per fare i conti con il proprio io e con un mondo e un passato soltanto in apparenza estinti, legati in modo profondo e misterioso alla musica dei Nazgûl - che qualcuno vuole riunire per un ultimo concerto - e alla controcultura rock degli anni Sessanta.
George R.R. Martin (1948) è uno dei più grandi autori viventi di fantasy e fantascienza. Oltre a essere uno scrittore, Martin è produttore, sceneggiatore cinematografico e di fumetti. Le sue opere sono state tradotte in tedesco, francese, italiano, spagnolo, svedese, olandese, giapponese, portoghese, croato, russo, polacco, ungherese e finlandese. Della sua vastissima produzione ricordiamo Le cronache del ghiaccio e del fuoco, Il battello del delirio (Gargoyle 2012), e In fondo il buio (Gargoyle 2012).
NB: Vogliate perdonarmi per la qualità assolutamente scabrosa della cover di Martin: non appena avrò la cover definitiva in formato visibile provvederò a postarvela! Quale di questi libri preferite? Io, lo ammetto, quello di Martin: anzitutto amo il tema del viaggio. Alla scoperta del mondo, di sè stessi, di un mistero di un'idea o di qualsiasi altra cosa. é vicino al mio cuore, insomma. E ai vostri?