Magazine Diario personale

E tu, sei unico?

Da Chiara Lorenzetti

Globalizzati, incarcerati, messi in fila come polletti in batteria, uniformati, tutti dello stesso colore, tutti con le stesse idee. 
Dov’è finita la mia unicità? La mia bellezza originale? 
Io, me stessa, irripetibile, un intreccio di dna che solo io ho.
Dov’è il suono della mia voce che svetta tra il rumore? Dov’è il mio viso che, irripetibile, riflette nello specchio sole e notte?

Mat Hanon, redattore di Wired, ha compiuto un esperimento. Per 48 ore ha messo “mi piace” a tutti i post che apparivano sulla sua bacheca di Facebook, qualunque fosse il contenuto. ( qui potete leggere tutto l’esperimento e le conclusioni) 

Parecchie sono le considerazioni da fare. Primo tra tutti la scoperta che i contenuti che appaiono sul telefono sono maggiormente di natura commerciale rispetto a quelli che appaiono sul computer, a discapito dei post personali di amici e conoscenti.
Inoltre l’algoritmo di Fb ottimizza i nostri gusti, rendendoci in bacheca le notizie che preferiamo, i contenuti che approviamo, creandoci un mondo utopistico dove le nostre idee vengono approvate e mai contraddette.

Facebook non è la vita, certo, ma se usciamo da questo virtuale ed entriamo nel mondo, ci accorgiamo che tutto viene velato, nascosto  e noi singoli valiamo meno che nulla.
Che nel caos amalgamato e ridotto al minimo, sempre al ribasso, noi contiamo come un baccello di pisello e se non siamo nella massa ancora di meno.
Se si grida insieme, se si grida la stessa cosa, anche se stupida ed inutile, allora esistiamo, altrimenti siamo polvere.

Io non ci sto!
Io sono unica. Di me ne esiste una sola! ( meno male????) ;) 
E tu?

Chiara 


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