E’ accaduto l’inimmaginabile: questa mattina mi sono svegliato, ho acceso la TV e l’edizione straordinaria del telegiornale annuncia la notizia.
La sciagura era nell’aria ma ascoltare il comunicato ufficiale dell’ANSA fa sempre un certo effetto: «in questo momento, in Italia la disoccupazione ha raggiunto un nuovo record: il 100% dei lavoratori non ha più un lavoro. Il sottoscritto è autorizzato a parlare dal Consiglio di Amministrazione della RAI. Dopo questa edizione anche io sarò licenziato».
Un intero paese senza un’occupazione stabile, i più fortunati rimediano un contratto precario da rinnovare ogni giorno. L’ala moderata di Confindustria è soddisfatta del risultato giunto addirittura in anticipo rispetto alle stime fornite dagli “esperti”. I Sindacati, invece, continuano ad organizzare scioperi generali anche se non possono essere considerati dei veri «scioperi» poiché i partecipanti non sono più lavoratori.
Si susseguono le dichiarazione dei politici che invitano a non drammatizzare, dopotutto è «solo un periodo di transizione», «i sacrifici di oggi sono necessari», «la crisi è globale e l’Italia sta meglio di tanti altri paesi». Per dare l’esempio e spronare la nazione a reagire, la Casta non riduce le spese anzi si aumenta gli stipendi. Il messaggio all’elettorato è chiaro: bisogna tornare a spendere.
Ogni giorno un corteo diverso marcia verso i ministeri romani che contano: oggi tocca alle prostitute, chiedono un sussidio per chi è costretta ad operare nelle zone maggiormente colpite. Inoltre, per i loro clienti, propongono uno sgravio fiscale del 50%. Il rimborso sarà ritirato in giornata direttamente nella farmacia di fiducia.
Il Vaticano invita il Governo a risolvere con priorità massima il dramma delle famiglie italiane. Per la Chiesa la situazione è «insostenibile». Difatti la domenica, durante la messa, si è verificato un calo notevole delle offerte dei credenti ed il Pontefice, nel suo ultimo angelus, urla spazientito: «fate presto!»
Nel mentre, non ci resta che resistere sapendo che ben presto un nuovo, mostruoso record ci colpirà.
MMo