Esce oggi ‘Rime, Patate e Cozze‘ il primo album dei
Bari Jungle Brothers: Reverendo, Torto, Walino, Max Il Nano, Ciklone e Ufo. Special guest from London UK: Miss Fritty
Sono la risposta pugliese ai famosi “contaminatori” statunitensi dell’hip hop e hanno come vessillo il piatto più celebre della loro tradizione. “Rime Patate e Cozze” è il primo avvincente album del collettivo Bari Jungle Brothers. Un’opera dai profumi forti e speziati che tra racconti di ordinaria convivialità e riflessioni, restituisce lo spaccato di una città intera: Bari. Dimmi cosa mangi e ti dirò chi sei! L’album è prodotto da Goodfellas e promosso con il sostegno di PUGLIA SOUNDS RECORD – PO FESR PUGLIA 2007/2013 ASSE IV – INVESTIAMO NEL VOSTRO FUTURO”
GUARDA IL TRAILER: https://www.youtube.com/watch?v=nXjLC42lY-I
Sei mc’s, una città, tre generazioni di artisti.
“Rime, Patate e Cozze” è un disco che nasce sullo sfondo della città di Bari e porta la firma di Reverendo, Torto, Walino, Il Nano, Ufo e Tony Ciklone.
Un lavoro corale che unisce storie, stili, vite differenti. Un progetto che traccia la breve storia di una generazione in rap e si offre all’ascolto con brani che spaziano da sonorità solari e mediterranee ad altri che sono più tesi e si colorano di toni decisamente urbani.
Sono immagini in forma libera, parole in fuga. Non si tratta di una compilation in cui ciascun artista esprime il proprio talento in maniera asettica ma dell’espressione di un vero e proprio processo collettivo in cui l’apporto dei singoli contribuisce ad evidenziare unicità stilistica e forza espressiva. Si passa da un brano ispirato e profondo come “Le tue strade”, prodotto da Mastermaind, uno tra i migliori beatmaker di Italia, a uno più scanzonato e allegro come “Rime patate e cozze”, brano che dà il nome all’intero album. L’atmosfera terrona, sincera e colma di affetto di un pezzo come “Vin alla Nonn”, composto e rappato da Max il Nano, è accompagnata dalle rime da battaglia presenti in “I sassi contro il re” o dagli esercizi di stile presenti in “Tre Lune”. Siamo di fronte ad un folto manipolo di rappers con alle spalle una serie importante di dischi, video, collaborazioni, concerti. Musicisti di strada che attraverso un lavoro durato anni hanno costruito un loro solido pubblico. Le liriche profonde e di impatto di Torto, quelle al femminile di Miss Fritty, unica guest nel disco, la poesia vernacolare di Walino, le rime fresche di Tony Ciklone, il rap senza sconti del Nano e le immagini di Ufo, le melodie di Reverendo, confluiscono in questo modo in un’unica testimonianza collettiva che unisce uomini e donne di diversa età e provenienza, cementati dalla passione comune per questa cultura e dalla volontà di lasciare un segno significativo, con la propria musica, nella propria terra. PRESENTAZIONE ARTISTICA DEL COLLETTIVO Bari Jungle Brothers è un collettivo urbano che fa rap. Nella più autentica tradizione della cultura hip hop è un lavoro corale, frutto di un percorso condiviso attraverso le rime e i racconti. E’ puro storytelling, moderna musica popolare, visioni e suoni di un sud del mondo. E’ una finestra aperta sui fermenti e cambiamenti sociali in atto. Walino,Torto, Ufo, Tony Ciklone, Max il Nano e il sottoscritto; un intreccio di vite, età, esperienze, tre generazioni di mc’s. Unico ospite dell’album, l’unica donna a rimare sul disco: Miss Fritty, una mc che unisce Bari Vecchia e Londra, città dove vive e lavora da musicista. Il rap è essenzialmente un fenomeno metropolitano, la città è lo sfondo necessario, la tavolozza dei colori di un mc. In questo caso lo sfondo è la città di Bari, con le sue peculiarità e le sue contraddizioni; se volete conoscere il presente di una città, ascoltate i suoi rapper. I cinque mc’s provengono, come me, dalla stessa terra ma raccontano storie e identità non omologabili. In questa differenza c’è della convivialità: l’essere assieme è stato più forte delle particolarità di ognuno ed è confluita in un lavoro denso ed eterogeneo. Rime in italiano si alternano al dialetto, storie di vita, riflessioni immediate, preveggenze sotto bassi potenti e beat ipnotici; non è rap addomesticato, educato, riverente; sono immagini sotto forma di parole libere, non si possono ingabbiare. Questo lavoro si inserisce di diritto nella migliore espressione della moderna musica popolare pugliese. E’ però qualcosa di nuovo e inedito. E’ stato reso tale da tutte le persone che l’hanno amato e costruito. Ed è già un’altra storia. Reverendo
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