Questa mattina è comparso su una serie di giornali on line quindi non poteva sfuggirmi durante una delle mie interminabili file per visite mediche, quando per passare il tempo leggi di tutto.
Così tra una lettura e l’altra, un sito di news e l’altro, ecco comparirmi un articolo intitolato: “Abbasso la ceretta: spopolano i selfie di donne con gambe pelose”.
Nuova moda? voi vi fotografereste in questo stato? e soprattutto, mostrereste la foto al mondo intero?
Immaginate lo sguardo dei miei compagni di panchina che mi hanno visto ridere sola mentre cercavo di reprimere l’impulso di scoprirmi le gambe in deficit di ceretta.
Ora, che il selfie faccia anche moda, questo è tutto da vedere, ma quello che mi interessa sono due cose:
1- Quante donne apprezzano la moda dato in questione dato che la sottoscritta quando ha il pelo lunga in attesa di estetista si fa senso da sola!!
2- Ma gli uomini lo sanno?
Presa dalla curiosità ho girato subito l’articolo al mio compagno che, di tutta risposta, mi ha inviato in pochi secondi un sms sintetico ma significativo:
“TU VEDI DE ESSE FORI-MODA!”
Traduzione per tutti gli abitanti fuori raccordo: “Tesoro è meglio che per una volta tu non segua le mode!”
Suppongo che il suo pensiero sintetizzi quello genericamente maschile. Immagino le facce di uomini che improvvisamente spostando gonne o pantaloni si ritrovano ad accarezzare “calzini di lana doppio strato”… brrr ho un brivido lungo la schiena, e penso che loro ci aggiungano un bel conato di vomito.
Per quanto mi riguarda le donne inglesi possono tenersi i loro peli, la sottoscritta può fare a meno di questa ultima imbarazzate moda.
Sia chiaro che per me chiunque può decidere di evitarsi una seduta dall’estetista, niente da ridire in proposito. In alcuni posti per cultura il pelo lungo è apprezzato sicuramente e la cosa non è assolutamente criticabile.
Ma perché donarsi al pubblico flagello?
La vogliamo chiamare moda, spingerci sull’autodeterminazione del proprio corpo secondo sacri principi femminili, o arrivare a parlare di semplice cattivo gusto?
A volte il confine è veramente sottile, ed il cattivo gusto non sta nel “pelo lungo” quanto nella necessità di dover necessariamente condividere qualcosa che sarebbe assolutamente privato.
Forse qualcuna mi considererà bigotta, ma ammetto che secondo me quest’epoca di condivisione “obbligata” dovrebbe trovare dei limiti.
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